Giuseppe, il giusto custode

16 dicembre: Commemorazione dell’annuncio a San Giuseppe

Su uno dei capitelli del monastero di San Juan de la Peña (Aragona, Spagna) vediamo Giuseppe che dorme.

Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore…

Giuseppe dorme, un angelo scende verso di lui, lo sfiora, gli parla.

«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

A quei tempi il matrimonio era composto da due fasi, la prima consisteva nel fidanzamento ufficiale e la ragazza, pur continuando a vivere a casa sua per un altro anno circa, era chiamata e considerata già “moglie” del suo futuro marito. La seconda fase era il trasferimento processionale della sposa nella casa dello sposo. L’evento narrato si svolge quindi durante la prima fase.

In questi casi la norma antica prevedeva la morte della donna per lapidazione, però ai tempi di Giuseppe si seguiva una norma più moderata che imponeva il ripudio, cioè un divorzio ufficiale con conseguenze civili e penali per la donna. Giuseppe deve ripudiare Maria, essendo uomo “giusto” giuridicamente, cioè obbediente alla legge dei padri; ma essendo anche uomo “giusto” moralmente (nella Bibbia significa “mite, misericordioso, buono”) vuole farlo nella forma più delicata e attenta per la donna quindi sceglie la via “segreta”, senza denunzia legale, alla presenza dei soli due testimoni necessari per la validità dell’atto di divorzio, consistente nella consegna del cosiddetto “libello di ripudio”. Così Maria sarebbe poi stata un’emarginata, rifiutata dall’opinione comune, madre di un figlio illegittimo.

Arriva però il messaggero di Dio che invita Giuseppe a completare il matrimonio e gli rivela il mistero che si sta compiendo in Maria.

Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Giuseppe «figlio di Davide» (è l’unico caso nei Vangeli in cui questo titolo viene dato a una persona diversa da Gesù) trasmetterà la linea ereditaria davidica (da cui si attendeva il Messia) al figlio di Maria, nella qualità di padre legale, con il diritto di imporre il nome, riconoscendolo giuridicamente come suo figlio.
(cfr. Mt 1, 18b-24 e Gianfranco Ravasi, Giuseppe. Il padre di Gesù)

Salve, custode del Redentore,
e sposo della Vergine Maria.
A te Dio affidò il suo Figlio;
in te Maria ripose la sua fiducia;
con te Cristo diventò uomo.