La Chiesa: un popolo di Dio che evangelizza (EG 17)

di Don Alessandro

Il titolo di questo contributo prende le mosse da una parte della esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco che ho iniziato a presentare nei numeri precedenti e che continuerò quanto prima. Mi è sembrato significativo riprendere quella espressione per  motivare le proposte di formazione che troverete sul prossimo numero de La Vela.

Perché è così importante la formazione? E che cos’è la formazione nella vita cristiana? Se leggiamo con attenzione i Vangeli scopriamo che Gesù ha proposto ai suoi discepoli, sia quelli che ha chiamato sia a quelli che si sono proposti o aggregati in seguito, non un semplice insegnamento ma una proposta di vita dettata dall’invito: “Venite e vedete” o dal simile “Vieni e seguimi”. Così la fede è in cammino e un cammino che mai si arresta.

Diceva San Giovanni XXIII pellegrino a Loreto:  «Tutti siamo pellegrini sulla terra e andiamo verso la patria Lassù è la meta dell’incedere quotidiano, l’anelito dei nostri sospiri: i cieli si aprono sulla nostra testa, e il messaggio celeste rinnova il ricordo del prodigio per cui Dio si e fatto uomo e l’uomo è diventato fratello del Figlio di Dio». La nostra vita è un cammino, anzi un pellegrinaggio che ha bisogno di punti di riferimenti, di soste rinfrancanti, rigeneranti e riposanti: così la Chiesa diventa la “strada privilegiata” per poter camminare senza sosta insieme a Gesù e verso il Padre. La nostra vita è questo, non è altro: vita e fede unite inscindibilmente da quando Gesù è venuto in mezzo a noi e ha promesso di rimanere con noi ogni giorno, fino alla fine del mondo (Mt 28, 20).

Ognuno di noi è chiamato a prendersi cura del dono della fede, del rapporto con Gesù che passa nella vita, nelle relazioni, nell’appartenere alla Chiesa in un dato tempo e spazio: perché, come dice bene Papa Francesco, la Chiesa è un popolo che evangelizza, cioè che testimonia l’essere cristiani. Anche il Cardinal Dionigi Tettamanzi diceva: “Un cristiano è missionario, altrimenti non è cristiano!”.

Nel prossimo numero de La Vela troverete tutte le proposte formative perché il nostro cammino di fede sia alimentato, ricco, risvegliato: anticipo solamente che ognuno avrà la possibilità, in base al tempo e all’età, di partecipare a diversi momenti che, insieme alla vita sacramentale (Eucarestia, Confessione,…) e preghiera personale, ci faranno diventare ancora di più credenti e, meglio ancora, credibili testimoni di Gesù e del suo Vangelo, il “Vangelo dei semplici”.

Buon cammino a tutti noi!