Sarai chiamato profeta dell’Altissimo

…perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade (Lc 1, 76)

«Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui» (Gv 1, 6-7).

A giugno si festeggia la sua nascita, ma durante l’anno liturgico, si ricorda spesso San Giovanni Battista.

«Tutti i Profeti e la Legge hanno profetato fino a Giovanni» (Mt 11, 10-13): «C’è una figura molto significativa, che fa da cerniera tra l’Antico e il Nuovo Testamento: quella di Giovanni Battista. Per i Vangeli Sinottici egli è il precursore, colui che prepara la venuta del Signore, predisponendo il popolo alla conversione del cuore e all’accoglienza della consolazione di Dio ormai vicina. Per il Vangelo di Giovanni è il testimone, in quanto ci fa riconoscere in Gesù Colui che viene dall’alto, per perdonare i nostri peccati e per fare del suo popolo la sua sposa, primizia dell’umanità nuova. Come precursore e testimone, Giovanni Battista ricopre un ruolo centrale all’interno di tutta la Scrittura, in quanto fa da ponte tra la promessa dell’Antico Testamento e il suo compimento, tra le profezie e la loro realizzazione in Gesù Cristo. Con la sua testimonianza Giovanni ci indica Gesù, ci invita a seguirlo, e ci dice senza mezzi termini che questo richiede umiltà, pentimento e conversione: è un invito che fa all’umiltà, al pentimento e alla conversione» (Papa Francesco, 6/10/2014).

Era eremita e predicatore, «portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi» (Mt 3, 10 e Mr 1, 6) per cui nelle icone ha spesso questa veste sotto l’himation (manto).

Sull’icona presente nella cappella dell’oratorio di Magnago, Giovanni indica il tabernacolo e nell’altra mano ha un cartiglio che riporta ciò che disse quando Gesù andò al Giordano, che vediamo ai suoi piedi, a battezzarsi da lui: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!» (Gv 1, 29). Giovanni ha anche il bastone del messaggero perché «Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via» (Mt 11, 10 – Lc 7, 27 – Mc 1, 2).

Giovanni ci invita alla conversione perché «già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco» (Mt 3, 10 e Lc 3, 9).

«Giovanni testimoniò dicendo: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio“» (Gv 1, 32-34).