“Siamo fatti per il Cielo. Per sempre. Per l’eternità”: Fiaccolata della Testimonianza 2022

di Redazione

Sabato 10 e domenica 11 settembre un nutrito gruppo di adolescenti e giovani della nostra Comunità Pastorale ha partecipato alla “Fiaccolata della Testimonianza 2022” con partenza da Cremona, accensione della fiaccola a Sospiro, passaggio dal Santuario della Madonna della Costa di Cavenago d’Adda e arrivo in piazza della Chiesa a Bienate: l’arrivo ha coinciso con l’inizio della Festa Patronale di San Bartolomeo apostolo, cui è dedicata la Chiesa Parrocchiale di Bienate.

Passeggiando per l’Oratorio nei giorni successivi all’evento abbiamo incontrato tre giovani partecipanti (Pole, Santa e Geno: non sono “nomi in codice”, solamente i diminutivi di Diego, Gioele S. e Gioele G.) ai quali abbiamo potuto domandare alcune informazioni e risonanze dell’esperienza appena vissuta. Ecco a voi domande, riflessioni e risposte.

Com’è andata la fiaccolata? Raccontateci cosa avete fatto!

È andata molto bene, è stata molto divertente e ci ha dato anche modo di riflettere ed emozionarci perché ci ha presentato la figura di un giovane testimone della fede, Gialunca Firetti. Ma di questo ne parliamo dopo. Anzitutto ci siamo trovati in piazza della Chiesa a Magnago sabato 10 settembre alle ore 14.00: fatti gli equipaggi dei pulmini (eravamo in quattro pulmini più un furgone di supporto e un’auto) siamo partiti alla volta della città di Cremona. Raggiunta Cremona, abbiamo fatto la visita guidata della bella cattedrale, che poi è anche il duomo della città: oltre alla spiegazione artistica e di fede della costruzione, ci hanno spiegato che la piazza è stata abbassata di un metro perché era scomoda per il passaggio dei carri. Cremona è poi famosa anche per il torrone e per la scuola Internazionale di liuteria.
Dopo la visita avete raggiunto il Seminario Diocesano, posto alla periferia della città, e ci siamo sistemati nelle camerate, abbiamo cenato insieme e poi, dopo cena, abbiamo partecipato al monologo testimonianza sulla figura di Gianluca Firetti, un giovane ragazzo cremonese.

Cosa vi ha colpito della testimonianza?

Ci ha colpito l’intervento dell’amico di Gianluca, il monologo testimonianza di Federico Benna cui abbiamo assistito in Seminario, dopo la cena di sabato, perché è una storia molto profonda e l’ha raccontata molto bene. È una storia vicina a noi. È la vita di un ragazzo normale che giocava a calcio e frequentava l’ultimo anno delle superiori. Federico ha incontrato Gianluca pochi mesi prima che morisse perché avrebbero dovuto scrivere un libro insieme raccogliendo la sua testimonianza, ma non ce l’ha fatta: è morto nel reparto Hospice dell’Ospedale di Cremona. Parecchi di noi si sono emozionati davanti a questa testimonianza: insomma, una giovane vita che se ne va non nella rabbia, nel risentimento, ma nella fiducia che “In fondo noi siamo fatti per il cielo. Per sempre. Per l’eternità” (parole di Gianluca dette al fratello che sintetizzano l’estrema maturazione che ha vissuto nel corso di due anni di malattia, una terribile malattia che non perdona, un osteosarcoma).

Ecco perché la domenica avete acceso la fiaccola a Sospiro! Era il paese di Gianluca, giusto?

Esatto! Per la verità prima abbiamo celebrato la Messa domenicale in Seminario e poi siamo partiti alla volta di Sospiro. Là al cimitero, presso la tomba di Gianulca abbiamo acceso la fiaccola della testimonianza in suo ricordo e poi siamo partiti alla volta di Cavenago d’Adda. Lì abbiamo incontrato, presso il Santuario della Madonna della Costa, un matrimonio che ci ha un po’ rallentato, ma poi siamo partiti di buona lena e abbiamo corso.

Ma ci sono stati anche tratti in bicicletta?

Sì, c’è stata una staffetta di due adulti che ci hanno aiutato partendo proprio dal cimitero di Sospiro e sono arrivati a Cavenago, perché i chilometri erano tanti e avremmo rischiato di arrivare troppo tardi.

All’arrivo in piazza a Bienate, con il calar del sole, è stato suggestivo vedervi arrivare con le torce accese…

Decisamente sì, molto bello e scenografico! Siamo stati contenti che c’era parecchia gente ad attenderci. Abbiamo acceso il tripode della fiaccola e il cero che poi, posto ai piedi dell’Altare, ha dato il via alla Festa Patronale di Bienate.

Ma non è finita qui, giusto?

No, perché la fiaccolata continua domenica 18 settembre: alle 18.30 la fiamma riparte con gli amici più piccoli che la porteranno per le vie della nostra Comunità Pastorale fino in piazza a Magnago per dare il via alla Festa Patronale dedicata a San Michele Arcangelo. Aspettiamo ancora tante persone per questo momento!