La testimonianza di fede di Gianbattista Baronchelli, campione dei pedali e della vita
Lo scorso 10 maggio, Gianbattista Baronchelli, GiBi per i giornalisti, Tista per gli amici, ha partecipato al Rosario recitato alla Polisportiva di Bienate e, in una sala colma di appassionati e non, ci ha raccontato di sé.
La sua carriera di ciclista è iniziata a 15 anni nel 1968 seguendo il fratello Gaetano, con le prime vittorie nelle categorie giovanili. Nel 1973, unico nella storia a riuscirci nello stesso anno, trionfa tra i dilettanti al Giro d’Italia e al Tour de l’Avenir (l’equivalente del Tour de France). L’anno seguente, a 21 anni, passa ai professionisti ottenendo il secondo posto al Giro d’Italia a soli 12 secondi dal ‘cannibale’ Eddy Merckx. Le aspettative diventano altissime, ma una serie di cadute, una epatite, preparazioni non ottimali, l’incapacità a rapportarsi con i giornalisti, gli hanno probabilmente impedito di diventare uno dei campionissimi del ciclismo. Al termine della sua carriera può contare comunque 90 successi, che lo fanno entrare nel numero dei migliori ciclisti di sempre. Nella sua infanzia ha ricevuto un’educazione religiosa, ma la sua fede era ‘all’acqua di rose’. Poi il fatto decisivo: alle 4.30 del mattino del 4 aprile 2011, è al capezzale della mamma alla quale dona un bacio sulla fronte. In quel momento succede qualcosa di particolare: davanti alla morte si riaccende la vera fede. È l’ultimo grande dono della mamma dopo una vita di sacrifici e preghiere per i figli. Una donna sostenuta da una fede semplice e solida, come traspare dal suo testamento spirituale: ‘Carissimi figli tutti, ora mi avvio verso l’eternità. […] Vorrei dire a tutti … di credere in Dio e di aver Fede in Lui che è la nostra vera salvezza. La Fede mi ha sempre sostenuto … La Fede però viene sostenuta con le preghiere, le opere buone, con la santificazione della domenica … con la frequenza dei Sacramenti, Confessione e Comunione. …’
Così Gianbattista riesce a superare un momento familiare difficile. Nasce in lui un ‘desiderio insopprimibile’ di fare esperienza e di testimoniare quello che ha incontrato. Attraverso la frequenza alla Santa Messa, la recita del rosario, la partecipazione alla vita del Cammino Neocatecumenale e poi a quello del Rinnovamento nello Spirito, la lettura della Bibbia e di libri di spiritualità cresce in lui la fede e la convinzione che l’unica possibilità di felicità è Gesù.
Il passato è visto con occhi diversi: le sconfitte sono benedizione e opportunità per vedere ciò che conta, l’attaccamento alla famiglia è sempre più forte … non a caso tante delle vittorie degli ultimi anni sono avvenute davanti a santuari mariani. Umiltà e tenacia, che sono i tratti del suo carattere, sono stati utili per l’attività agonistica, ora lo sono ancor di più per correre verso il traguardo della vita, nella coscienza che la vittoria arriva solo se ci si arrende a Dio: una possibilità per tutti.
Grazie Tista, perché possiamo metterci alla tua ruota sulla strada verso il Cielo!
Per approfondire, i titoli dei due libri scritti da Baronchelli:
- ‘Pedalando per il cielo. Fede, vittorie e sconfitte di un campione’ Edizioni Omni Die
- ‘GiBi Baronchelli. Dodici secondi’ Lyasis Editore
È possibile rivedere l’incontro del 10 maggio con Baronchelli sul canale YouTube del Centro Culturale don Francesco Checchi: