Gli amici di San Martino: intervista a Luigi Piana

di Silvia

Luigi ci racconti un po’ com’è nata la Festa di San Martino?

Tutto è cominciato nel 1975 con la vendita di torte artigianali, che si teneva sempre nella domenica più vicina all’11 novembre. Ogni anno si aggiungeva qualcosa: le frittelle, le salamelle, le caldarroste … e divenne una vera e propria festa!

Quanti eravate?

All’inizio eravamo solo otto/nove persone.

A chi è venuta l’idea?

È stata di mia sorella Serafina; perché avevamo bisogno di soldi per sistemare la chiesetta. All’epoca ci appoggiò Don Mario Corti e in seguito Don Eugenio.

Per prima cosa fu rifatta la pavimentazione del sagrato; poi riuscimmo a restaurare l’altare e iniziammo anche a devolvere i soldi in beneficenza.

Come si è sviluppata la Festa?

Vedendo che l’evento aveva successo, prima abbiamo noleggiato un box e in seguito l’abbiamo acquistato per un milione e ottocentomila lire. Inoltre ci fu regalato un rimorchio attrezzato che era utilizzato per fare i mercati.

Quando è nata l’associazione “Gli amici di San Martino”?

Nel 1999 la festa non si fece e questo fatto attirò la “curiosità” di Giovanni Donghi che volle sapere il perché, io gli dissi che la causa era la mancanza di manodopera e lui promise di aiutarmi e così fece.

Nel 2000 ci fu una grande festa e pochi anni dopo il gruppo divenne una vera e propria associazione e prese il nome: “Gli amici di San Martino”.

Iniziammo ad organizzare la festa persino a luglio, perché se è vero che a novembre c’è “L’estate di San Martino”, perché non celebrare anche San Martino d’estate?!

Nel 2004 riuscimmo a rifare l’intonaco interno della Chiesetta.

Luigi cos’è per te la Festa di san Martino?

È un’istituzione, qualcosa di grande…ci siamo tolti tante soddisfazioni e mi sento orgoglioso di far parte di questo bel gruppo, che ringrazio infinitamente uno per uno, anche se in questa occasione non posso menzionarli singolarmente. Ringrazio tanto Don Marco e Don Alessandro per il loro prezioso aiuto ed appoggio! Un pensiero va anche agli Amici di San Martino che ci guardano dal cielo.

Spero che in futuro altri collaborino, per portare avanti la tradizione che dura da quasi cinquant’anni!