Credo negli esseri umani, che hanno il coraggio, coraggio di essere umani

di Simonetta

Accogliere, assistere, prendersi cura dell’altro con rispetto e delicatezza senza distinzioni e senza emarginazioni

Il volontario della Caritas non è solo qualcuno che dona al povero, ma è chi dagli ultimi riceve e impara. È chi offre il proprio tempo, chi cresce nella sensibilità e nella carità.

L’assistenza concreta ai bisognosi deve sempre essere caratterizzata da un’attenzione nell’ accogliere, facendo propria un’attività di promozione umana, riuscendo a vivere un’esperienza concreta che nasce da una relazione profonda con i poveri. La Caritas è la Chiesa che, mettendosi in ascolto, agisce con molta discrezione e rispetto.

Il volontario riesce a farsi portatore di un cambiamento verso l’altro che va a “contagiare” la vita di tutti i giorni (famiglia, scuola, lavoro, vicinato). Agisce secondo lo stile del Samaritano: non si limita ad attivarsi personalmente, ma è capace di mettere in moto una risposta comunitaria.

La sfida del volontario è di saper intrecciare la propria storia con quelle degli altri e di costruire legami che facciano sentire comunità cristiana.

Occuparsi dell’altro, non solo di se stesso. Spendere in prima persona tempo, energie che valorizzino chi chiede aiuto.

Celestino era questo. Persona solare, gentile sempre disponibile; instancabile nel suo spendersi per gli altri, fermamente determinato nel trovare sempre il buono nelle persone. Chi lo ha conosciuto, lo descrive come un uomo speciale, capace di dare lezioni di vita con la propria, capacità di cui forse non si è mai reso conto.

Esempio di fede incrollabile, si è fino all’ultimo affidato totalmente alla volontà del Signore.

Per i volontari rimarrà sempre una figura a cui ispirarsi. Il suo agire sarà di grande incoraggiamento e di prospettiva per il futuro per un’istituzione a cui era legatissimo, un punto di riferimento forte per la nostra Caritas.

A noi resta solo il coraggio di pazientare per la sua assenza.

«Nelle tue battaglie, nei tuoi momenti di sconforto e di solitudine, pensa a questa meravigliosa casa, dove non esiste la morte, dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più intenso alla fonte inesauribile dell’amore e della felicità.
Non piangere più se veramente mi ami»

S. Agostino