Le tentazioni di Gesù nel deserto

Chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto (cfr. 1Gv 2,5)

Il periodo dell’anno liturgico ambrosiano Mistero della Pasqua inizia con il Tempo di Quaresima: un tempo penitenziale e di conversione. È incentrato su Cristo per cui non si festeggia alcuna festa se non le solennità di San Giuseppe e dell’Annunciazione.

Il colore liturgico dei giorni feriali può essere il morello o il nero; per i sabati e le domeniche è sempre il morello fino quando si inizia a usare il rosso al quinto sabato di Quaresima, detto in traditione symboli poiché ricorda l’antico rito della consegna del simbolo della fede ai catecumeni.

Questo Tempo inizia con la prima Domenica di Quaresima in cui si legge il brano delle Tentazioni di Gesù del Vangelo di Matteo (4,1-11).

Come Luca, Matteo racconta di Gesù che va nel deserto sotto l’impulso dello Spirito Santo, della permanenza di 40 giorni, del digiuno (omesso da Marco), delle tre tentazioni e la vittoria di Gesù su di esse.

Quando il tentatore chiede a Gesù di trasformare le pietre in pane, lui rifiuta ricordando che «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» ; quando lo invita a gettarsi dal punto più alto del tempio perché sarò salvato dagli angeli, Gesù risponde «Non metterai alla prova il Signore Dio tuo» e quando gli promette tutti i regni del mondo se si getterà ai suoi piedi per adorarlo, Gesù dice «Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».

Gesù risponde con le parola del Deuteronomio e il tentatore, sconfitto, si allontana dal Figlio di Dio così arrivano gli angeli per servirlo.

Nel Deuteronomio viene narrata la fedeltà di Dio a Israele che invece nel deserto è stato infedele. A differenza di Israele, Gesù non soccombe, ma vince le seduzioni di Satana.

Papa Francesco ci spiega che Gesù vince le tentazioni «con la Parola di Dio. Cita tre frasi della Scrittura che parlano di libertà dalle cose (cfr. Dt 8,3), di fiducia (cfr. Dt 6,16) e di servizio a Dio (cfr. Dt 6,13), tre frasi opposte alle tentazioni. Non dialoga mai con il diavolo. […] Il diavolo lo sconfiggiamo opponendogli con fede la Parola divina. In questo modo Gesù ci insegna a difendere l’unità con Dio e tra di noi dagli attacchi del divisore. La Parola divina che è la risposta di Gesù alla tentazione del diavolo». Il papa ci invita quindi a farci aiutare dalle Scritture, pregando confidando nella grazia di Cristo: «ci aiuterà tanto, perché, tra le voci che si agitano dentro di noi, risuonerà quella benefica della Parola di Dio». (Angelus del 26 febbraio 2023)

In questo Tempo ci accompagnerà, dall’ambone della chiesa di Magnago, l’icona delle Tentazioni di Gesù, copia del dipinto murale, che vedete in questa pagina, della Chiesa Santa Famiglia di Nazareth a Perugia, realizzato da Giovanni Raffa e Laura Renzi.