Cultura, libri, icone

I santi Pietro e Paolo al Concilio di Gerusalemme

XIII/XIV sec. Monastero di Vatopedi, Monte Athos

Già dal III secolo si ricordano in un’unica festa i santi Pietro e Paolo, martirizzati entrambi a Roma: Pietro crocifisso e Paolo decapitato, in quanto cittadino romano. Pietro, vissuto in un villaggio di pescatori, fu prima discepolo di Giovanni Battista poi di Gesù, che lo mise a capo degli Apostoli. Paolo, nato in una città cosmopolita, studiò alla scuola rabbinica, ma conobbe anche la raffinata cultura ellenistica: si convertì sulla via di Damasco.

I lineamenti con cui vengono rappresentati rispecchiano le loro diversità. Pietro ha i capelli ricci e bianchi, la barba corta anch’essa bianca; i tratti del suo volto sono marcati e decisi. Paolo ha il volto magro, gli occhi grandi e profondi, la calvizie incipiente, la fronte attraversata da rughe di riflessione e la barba lunga a punta.

Leggi tutto…

Maria, benedetta fra le donne

Al termine del mese mariano si fa memoria della Visitazione di Maria a Elisabetta, episodio presente solo nel Vangelo di Luca (Lc 1, 39-56): dopo aver saputo dall’arcangelo Gabriele che sua cugina Elisabetta è incinta, Maria va da lei per assisterla negli ultimi tre mesi di gravidanza.

Giovanni sussulta di gioia nel grembo di sua madre quando Elisabetta ode il saluto di Maria perché sente la presenza di Gesù.

Elisabetta, colma di Spirito Santo, prorompe in una benedizione: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!» (Lc 1, 42).

Maria viene accolta da una doppia benedizione: la prima è discendente, cioè da Dio scende sulla persona benedetta; l’altra è ascendente poiché il fedele esprime la lode, l’adorazione e il ringraziamento a Dio.

Leggi tutto…

Le sofferenze e la gloria del giusto

Sulla copertina del numero scorso de La Vela c’era la foto di una croce dipinta, conservata nel Wallraf-Richartz Museum di Colonia. È un lato della croce astile (cioè sorretta da una lunga asta quando veniva usata nelle processioni) attribuita al Maestro delle croci blu, artista italiano d’origine umbra o emiliana attivo ad Assisi negli anni 1267-75 circa. Si ipotizza che sia stato un assistente di Giunta Pisano. Le sue opere sono principalmente crocifissi da processione dallo sfondo blu ed è per questo che viene chiamato così.

Essendo una croce processionale è dipinta su entrambi i lati: su tutti e due c’è il Cristo dolente e si differenziano perché su uno dei due mancano le decorazioni sui terminali e la cimasa (le parti che si allargano alla fine dei bracci della croce) e per il colore violaceo del perizonium (il drappo di stoffa che cinge i fianchi di Gesù).

Leggi tutto…

Gesù e la Samaritana: il dono dell’acqua della vita

Signore, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete

Nella seconda domenica di Quaresima nel rito ambrosiano si ricorda l’incontro di Gesù con la Samaritana, descritto nel Vangelo di Giovanni 4, 5-42.

Gesù è seduto presso il Pozzo di Giacobbe che era una ricca fonte utilizzata anche come abbeveratoio per gli animali. Nella Genesi (16,14) viene spiegato che si tratta del pozzo di Lacai-Roì, cioè «il pozzo del vivente che mi vede».

Leggi tutto…

8 Marzo, un’occasione per pregare e riflettere su alcune donne del Vangelo

Soffermiamoci su una breve galleria di donne nel Vangelo. Gesù dimostrò sempre vicinanza alle donne: furono sempre al suo  fianco e decise di mostrarsi a loro per prime, dopo la Resurrezione. Maria Maddalena, da Gesù, liberata dai demoni, fu la discepola depositaria del piano divino e di Dio: fu la prima a cui Cristo Risorto apparve la mattina di Pasqua. Maria Maddalena ci aiuta a capire che essere discepoli comporta avere cura degli altri fino alla fine.

Leggi tutto…

Non dimenticate il desiderio

L’eredità di don Anas: dialoghi sul matrimonio

di Antonio Anastasio e Marina Corradi

Un dialogo appassionato tra due amici: una giornalista, Marina Corradi ed un sacerdote, don Antonio Anastasio, della Fraternità di San Carlo Borromeo, Anas per tutti, sui temi del senso della vita e della forza dell’Amore.

Questo libro, anche dopo la prematura morte di don Anas, di Covid, il 9 marzo 2021, ci permette di leggere testi semplici, ricchi di saggezza e di senso del Mistero.

Anas si era ammalato la vigilia di Natale del 2020 ed il 28 dicembre entrava in ospedale. Gli ultimi mesi di vita di don Anas sono stati un Calvario che Lui ha percorso abbracciato alla Croce.

Quando si è ammalato, il popolo dei Suoi amici, a migliaia, da diverse parti del mondo, ha cominciato a pregare il Rosario, ogni sera, online.

Lo abbiamo affidato, accompagnato ed aiutato a portare la Croce.

Leggi tutto…

Il vegliardo Simeone e la pazienza di Dio

Ora puoi lasciare che il tuo servo vada in pace perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza

Il 2 febbraio, cioè 40 giorni dopo il Natale del Signore, viene celebrata la festa della Presentazione di Gesù al Tempio, sia nel rito ambrosiano che nel rito romano. Nei tre Anni del Lezionario si legge sempre il Vangelo di Luca 2, 22-40.

Nel IV secolo in questo giorno si svolgeva una processione di cui non c’è più traccia nei riti orientali, mentre in Occidente si è conservata: nel Duomo di Milano c’è la Processione della santa “Idea”, che è una tavola con l’immagine della Presentazione di Gesù al Tempio su un lato e la Madre di Dio in trono sull’altro. Si celebra anche la Candelora, cioè la benedizione delle candele, simbolo della luce Divina venuta nel mondo per rischiarare le genti.

Leggi tutto…

“La storia infinita” di Michael Ende

Carissimi, vi domanderete perché scrivere di questo libro nel periodo di Natale?

Perchè nel tempo attuale così complesso, la Storia Infinita è la vita di ciascuno di noi in compagnia del Signore, del Bambino che nasce a Natale e che rinasce in ogni istante e che ci strappa dalle tenebre, dal buio e dal nulla che avanza per impedirci di essere felici.

Questo non è il lieto fine di una favola ma l’origine di tutto, il Centro della nostra esistenza.

Leggi tutto…

Il Battesimo del Signore

Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret (At 10, 38)

Il Vangelo di Marco (Mc 1, 7-11) racconta che Giovanni «proclamava: “Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”. Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento”».

Leggi tutto…

“Il Pastore della Meraviglia” di Gennaro Matino

Nell’Avvento di qualche anno fa, alla ricerca di un libro che mi accompagnasse verso il Natale, al mercatino missionario m’imbattei in questo che da subito catturò la mia attenzione: Il Pastore della Meraviglia.

Un libro sul Presepe, perfetto mi dissi: il pastore, ciascuno di noi, in cammino verso il Suo destino e la meraviglia, mai è esistita e mai esisterà, meraviglia più grande, nei cieli e sulla terra, di quella che i pastori vissero e videro in quella Notte Santa in cui Gesù nacque.

Il racconto è ambientato a Napoli con tutto il calore e l’umanità di quel popolo.

Sulla scena appare l’anziano Peppe che, con la moglie Luisella, comincia ad allestire il presepe.
Ci tiene molto, è un vero esperto del presepe, ogni particolare ha un preciso significato, nulla nel presepe è posto a caso.
Peppe è malinconico perché vorrebbe lì con se, i suoi nipotini, che vivono al nord.
Quella sera suona il campanello, è il piccolo Gennarino, vicino di casa che deve scrivere, per compito, la spiegazione del presepe.
Peppe, contento, scartocciando le statuine, una per una, comincia il racconto, con dovizia di particolari, grande passione e tanto cuore.

Leggi tutto…