Non dimenticate il desiderio

di Enrica, Federica, Mara e Silvia

L’eredità di don Anas: dialoghi sul matrimonio

di Antonio Anastasio e Marina Corradi

Un dialogo appassionato tra due amici: una giornalista, Marina Corradi ed un sacerdote, don Antonio Anastasio, della Fraternità di San Carlo Borromeo, Anas per tutti, sui temi del senso della vita e della forza dell’Amore.

Questo libro, anche dopo la prematura morte di don Anas, di Covid, il 9 marzo 2021, ci permette di leggere testi semplici, ricchi di saggezza e di senso del Mistero.

Anas si era ammalato la vigilia di Natale del 2020 ed il 28 dicembre entrava in ospedale. Gli ultimi mesi di vita di don Anas sono stati un Calvario che Lui ha percorso abbracciato alla Croce.

Quando si è ammalato, il popolo dei Suoi amici, a migliaia, da diverse parti del mondo, ha cominciato a pregare il Rosario, ogni sera, online.

Lo abbiamo affidato, accompagnato ed aiutato a portare la Croce.

Questo volume raccoglie alcune omelie pronunciate in occasione dei matrimoni dei numerosi giovani che don Anas ha accompagnato nel cammino del fidanzamento, impreziosite dall’esperienza viva di Marina Corradi.

Anche nella nostra Comunità è cominciato il Percorso per i Fidanzati: tante coppie belle ed innamorate che hanno deciso di far entrare, stabilmente, Gesù, nella Loro famiglia.

Ed il 29 gennaio ricorre la Festa della Sacra Famiglia e di tutte le Famiglie.

Che Bellezza!

Abbiamo letto questo libro cercando di scorgervi l’amicizia di don Anas con il Signore, che, scrive Lui stesso, quando entra nella vita è come il vento nel Cenacolo, che spazza via ogni resistenza, ogni tristezza, ogni occupazione inutile del cuore.

Sono state scelte l’Omelia del 9 marzo 2019, due anni esatti prima della morte e l’Omelia del 12 dicembre 2020, l’ultima.

Nella prima, don Anas ricorda la prima notte di nozze fra Tobia e Sara: “I due Sposi sono già nel letto e Tobia dice a sua moglie: sorella, alzati! Preghiamo e domandiamo al Signore che ci dia grazia e salvezza (Tb 8,4). Prima di saldare nell’intimità reciproca il loro amore, essi avvertono lanecessità di pregare insieme. Cosa significa questo gesto?Anzitutto esso rappresenta un giudizio sulla loro storia personale e di coppia. Signore, ci hai fatto incontrare, riconoscere, innamorare. Affinché la bellezza del nostro amore non decada, abbiamo bisogno di Te. Solo Tu puoi far proseguire ciò che in Te e da Te è iniziato. La preghiera di Tobia e Sara è il giudizio della fede che dice:Dio, Tu sei presente e il nostro amore è immagine del Tuo”. Contemporaneamente, grazie alla preghiera, l’incontro intimo che sta per avvenire, si colloca in un contesto eterno. Tobia, infatti dice: Ora non per lussuria prendo questa mia parente, ma con animo retto. Degnati di avere misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia (Tb 8,7). In forza del dialogo con il Signore, l’intimità dell’uomo e la donna, si iscrive nell’orizzonte del ‘per sempre’. Il ‘per sempre’ è di Dio, grazie al quale diventa dono ciò che invece sarebbe possesso. Pregate insieme, giudicate insieme, decidete insieme. Vivete insieme la missione e la carità. La Vostra casa come il Vostro cuore sia sempre un luogo di accoglienza”.

E nella Sua ultima Omelia nuziale, don Anas dice: “Nessuno di noi, in questo preciso istante, sta dando a se stesso la vita, nessuno di noi si sta donando l’essere. Possiamo curare e cercare di conservare la nostra esistenza, ma non siamo noi a darcela. Se questo pensiero non ci stupisce è perché spesso lo accantoniamo facilmente .. siamo noi cristiani a non stupirci più di quanto riceviamo gratuitamente da Dio. La fedeltà al desiderio, posto originalmente nel cuore, è la grazia di coloro che vivono in modo davvero umano”.

Non dimentichiamo il desiderio!