La Chiesa Apostolica

di Don Marco

Riprendiamo la riflessione sulla Chiesa a partire dal testo degli Atti degli Apostoli. Dopo aver sottolineato il principio e fondamento della Chiesa che è il dono dello Spirito Santo effuso sugli apostoli la sera di Pentecoste e aver riflettuto sull’ardore missionario che lo Spirito ha generato nel cuore degli apostoli, proseguiamo la lettura soffermandoci su un testo centrale per la Chiesa: Atti 2, 42-47.
In esso l’autore presenta la prima comunità cristiana e definisce le caratteristiche fondamentali del corpo di Cristo che è la Chiesa.

Innanzitutto precisa che i cristiani erano “PERSEVERANTI”. L’essere perseveranti dice una caratteristica temporale. La perseveranza è l’attitudine a non scoraggiarsi, a non mollare, ma ad essere costanti e durevoli. Il termine greco usato dice anche un altro aspetto: il mettere a disposizione. Ovvero il confidare non sulle proprie forze, ma il mettersi nelle mani di qualcun Altro. Il cristiano è uno che innanzitutto si affida!
In cosa si deve perseverare? Il testo degli Atti indica quattro elementi che rappresentano i quattro fondamenti della Chiesa: l’ascolto dell’insegnamento degli Apostoli, la comunione fraterna, la celebrazione Eucaristica e la preghiera. Ecco ciò che forma la Chiesa, ciò che fa essere un insieme di persone il Corpo di Cristo.

In primo luogo l’ASCOLTO dell’insegnamento apostolico che vuol dire l’ascolto della Parola di Dio. La fede nasce dall’ascolto e l’uomo è ciò che ascolta.
Quanto, personalmente e come Chiesa, ascoltiamo la sua Parola e la facciamo diventare orientamento per le nostre scelte e decisioni?

Seconda caratteristica è la “Koinonia”, la COMUNIONE, che diventa CARITÀ e amore nei confronti del fratello. Oggi noi possiamo incontrare il Signore nel fratello che abbiamo accanto e soprattutto nel fratello più povero. La Chiesa è tale se vive questa attenzione caritatevole nei confronti dei più bisognosi.
Noi coltiviamo questa attenzione alla Carità e alla Comunione fraterna? Quali ostacoli e quali passi si possono fare per crescere nella Carità?

Terza caratteristica è la CELEBRAZIONE EUCARISTICA. Lo spezzare del pane è il celebrare insieme i misteri del Signore, è rendere presente il Signore nella forma del Pane e del Vino; Corpo e Sangue di Cristo. L’Eucarestia forma la Chiesa e non ci può essere Chiesa senza la celebrazione dei Misteri del Signore.
Le nostre celebrazioni Eucaristiche sono realmente vissute come “cuore” del nostro essere Chiesa? Cosa fare per viverle e farle vivere con partecipazione e passione?

Ultima caratteristica è la PREGHIERA. Essa è “dialogo” con Dio: ascolto e invocazione, intercessione… La preghiera, anche quella più personale, è sempre preghiera della Chiesa e per la Chiesa.
Come preghiamo? Quali passi compiere personalmente e come Chiesa per pregare sempre meglio?

Invito tutti ad interrogarsi su queste quattro caratteristiche della Chiesa apostolica, così da crescere sempre più nella fede e diventare sempre più comunità attraente e attrattiva.