Pasqua = Passaggio

di Don Marco

Fra poche settimane celebreremo la Pasqua. Ma… cos’è la Pasqua? I Cristiani cosa celebrano nella Pasqua? La Pasqua è PASSAGGIO. Per gli ebrei è stato il passaggio dalla schiavitù dell’Egitto alla libertà della Terra Promessa. Per noi cristiani, è l’esodo, il passaggio dalla schiavitù del peccato, del male, della morte alla libertà dell’amore, del bene, della vita.

I cristiani nella Pasqua celebrano la memoria viva della vittoria di Gesù contro la morte e il male e nel celebrare questo riconoscono come la sua vittoria ha ripercussioni ancora oggi per tutti noi. È ciò che ricolma il cuore di speranza e di fiducia.

“Chi crede in me avrà la vita eterna” così abbiamo ascoltato nel Vangelo di Giovanni. La fede nel Signore Risorto apre alla vita, alla pienezza della nostra esistenza.

Nel celebrare la Pasqua siamo quindi invitati anche noi a compiere un passaggio, un cambiamento: liberarci da tutte le catene di peccato e di male e, rigenerati dalla sua misericordia, divenire quella presenza viva di Cristo nella storia di oggi.

Dopo il cammino austero della quaresima segnato dalla conversione e dal riconoscere ciò che è essenziale nella vita, ora siamo chiamati a compiere un salto, un passaggio verso quell’incontro con Dio.

Ognuno è chiamato a fare sintesi dei passi compiuti fin qui e iniziare una nuova stagione della vita. Una stagione segnata dalla speranza e dalla resurrezione.

Il termine “passaggio” dice un lasciare una condizione per entrare in un’altra. Noi quale passaggio vogliamo vivere? Cosa vorremmo lasciare di ciò che ci imprigiona e ci impedisce di vivere bene?

In questo “passaggio” il Signore non ci lascia soli. San Pietro nel suo primo discorso tenuto dopo la Pentecoste cita alcuni versetti del Salmo 16 molto belli e significativi.

“Contemplavo sempre il Signore innanzi a me;
poiché egli sta alla mia destra, perché io non vacilli.
Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua;
ed anche la mia carne riposerà nella speranza,
perché tu non abbandonerai l’anima mia negli inferi,
né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.
Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza.”

(Atti 2,25-28)

Parole cariche di fiducia e di speranza che vogliamo fare nostre.

Mi auguro e prego per tutti voi perché il Signore Risorto possa sempre colmarvi di gioia con la sua presenza.

Con questo sentimento nel cuore auguro a tutti una Santa Pasqua.