Il Dono dell’Amicizia…

Durante la sua vita terrena, Gesù è stato circondato da amici: pensiamo agli apostoli, a Marta e Maria, a Lazzaro e molti altri che lo hanno conosciuto con cui ha avuto rapporti molto stretti.

Attraverso tutti loro, ci ha mostrato il valore dell’amicizia e quanto sia necessaria nella vita. L’amicizia è stata senz’altro una dimensione importantissima per Lui, che è stato il miglior amico di molte persone.

Cosa ci insegna Gesù sull’amicizia attraverso il suo esempio?

Un amico apre il suo cuore. Gesù lo ha fatto in tante occasioni soprattutto nell’ Ultima Cena, condividendo con gli apostoli le parole più belle che gli sono sgorgate dal cuore, dimostrando l’immenso amore che provava per loro. “Non ha mai chiuso loro la porta, e ha mostrato gli aspetti più intimi della sua vita” (Gv 13-17).

È sempre lì quando avete bisogno di lui. Gesù è asceso al cielo, ma ha voluto restare con noi nell’Eucaristia. Lì è presente, sempre, per qualsiasi momento in cui possiamo aver bisogno di Lui. “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me ed io in lui” (Gv 6,56).

Non ha paura di mostrare la sua fragilità. Gesù si è mostrato fragile nell’Orto degli Ulivi, facendo notare ai suoi apostoli il suo dolore e anche la paura che provava. ”Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me»” (Mt 26,38).

Vi dice quello che pensa. Gesù, lo sappiamo bene, non era politicamente corretto. Amava profondamente i suoi amici, ma diceva anche loro le cose con grande chiarezza. Ha rimproverato Pietro con forza, e ha fatto notare a Tommaso la sua mancanza di fede. Un amico dice le cose come stanno, quelle positive e quelle che lo sono meno, proprio perché ci vuole bene.

”Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!»” (Mt 16,23).

Vi conosce. Un amico è soprattutto colui che ci conosce nel profondo, e Gesù fa proprio questo.

”Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico»” (Gv 1, 47-48).

Dà la vita per voi. Gesù lo ha fatto e ci ha insegnato il grande valore di offrire tutto per gli amici. Forse non dovremo dare la vita fisicamente come ha fatto Lui, ma possiamo dare ai nostri amici tempo, preoccupazione, affetto, un consiglio e tante altre cose che abbiamo e che possiamo offrire. Anche questi sono modi di dare la vita per gli altri. ”Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando” (Gv 15, 13-14).

Vi conduce a Dio. Non è forse questa la qualità più importante di un amico? Può esserci qualcosa di meglio in un’amicizia che aiutare gli amici a crescere nella fede e ad avvicinarsi a Dio? “Chi ha visto me ha visto il Padre” (Gv 14,9).

Vi riempie di gioia. Gesù era sicuramente una persona allegra. Si divertiva con i suoi discepoli, e li riempiva di una gioia immensa. Anche nei momenti difficili, ricordava loro la dimensione di speranza e gioia che deve pervadere la vita. ”Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia” (Gv 16, 22-23).

“L’amicizia non è una relazione fugace e passeggera, ma un solido rapporto di affetto che ci fa sentire uniti, è così importante che Gesù stesso si presenta a noi come amico: «Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici»” (Gv 15-15).

Dall’Esortazione Apostolica “Christus Vivit” di papa Francesco