Verso la Pasqua…

Oggi comincia per la Chiesa Ambrosiana il tempo di Quaresima, cioè il tempo che ci porterà a celebrare la Pasqua di Risurrezione del Signore Gesù.

Questo è un tempo prezioso nel quale ciascuno di noi in qualche modo è chiamato a fare un lavoro su

se stesso, questo tempo ci ricorda ogni anno che il Bene, l’Amore e la Giustizia non si raggiungono una volta per sempre ma vanno giorno dopo giorno continuamente conquistati.

Don Tonino Bello affermava: “La Quaresima è il tempo per rendere la vita più bella, è il tempo della moltiplicazione, il primo impegno è quello di accorgerti delle bellezze che ti porti dentro e per qualche motivo hai lasciato da parte, in questo tempo siamo chiamati a moltiplicare invece che rinunciare.

Moltiplicare ad esempio il tempo per le persone e per gli amici, moltiplicare i gesti di condivisione, moltiplicare le parole che fanno bene al cuore, moltiplicare il tempo del silenzio e quello dell’ascolto, leggere e rileggere la nostra vita amando i passi fatti fino ad oggi.

Non basta rinunciare alle cose materiali, in questo tempo siamo chiamati a coinvolgere il nostro cuore per capire come Amiamo le persone”.

Non si tratta dunque di togliere qualcosa di superfluo dalla nostra vita sentendoci a posto con la coscienza, ma di vivere qualcosa di veramente nuovo che ci aiuti a togliere dal nostro cuore la polvere accumulata col passare del tempo.

Ogni anno, gli Amici di Gesù si prendono questo tempo per aprire i loro cuori, affinché la luce del Signore entri fin negli angoli più nascosti, là dove nascono i pensieri, i rancori e il desiderio di Amare.

Quaranta giorni di deserto per ritrovare il Signore, per sentire la felicità di essere suoi Amici e fargli posto nella vita, come a qualcuno che si Ama.

Non mancheranno in questo tempo momenti e proposte per aiutarci in questo, vinciamo la pigrizia e lasciamoci guidare dallo Spirito, sapendo cogliere e fare nostri i gesti ed i segni che la Chiesa in questo tempo ci affida.

La Quaresima comincia con il segno di qualcosa di volatile, di leggero ed apparentemente inutile come la cenere, questo simbolo ci riporta alla mente molte cose, talvolta ascoltiamo solo le nostre voglie, decidiamo quello che ci piace senza curarci degli altri, lasciamo le cose a metà, rifiutiamo i consigli, siamo volubili ed incostanti, talvolta non ci accorgiamo della fatica di chi ci sta accanto, pensiamo solo a noi stessi dimenticando il Signore, siamo come la cenere: fuoco morto che non scalda nessuno.

Talvolta agiamo senza tener conto della Parola del Signore, non portiamo più la gioia, entriamo nel vortice della lamentela e della rassegnazione, trascuriamo chi ha bisogno di noi, non ci prendiamo cura degli amici sofferenti, siamo come la cenere: nessuna fiamma divampa più per squarciare la notte ed illuminare il cammino.

Allora questo è il momento favorevole, quaranta giorni per sbarazzarci dalla cenere che si è posata sul nostro cuore, che non ci da la possibilità di vincere la delusione per tornare, come Simone, a prendere il largo e gettare nuovamente le reti fidandoci di Gesù. 

Ogni giorno possiamo chiedere la fede per osare l’impossibile, chi desidera operare con Cristo e di conseguenza trasformare il mondo, deve sentire tutto il coraggio che sgorga dalla Forza di Dio e della Sua Parola.

Prendiamoci questo tempo per rimetterci in discussione, per poter guardare le cose e le persone con gli occhi nuovi della Pasqua…