L’onorato titolo di “Apostola degli Apostoli” risalta la sua missione, di annunciare la risurrezione, al pari dell’ uffizio apostolico dei discepoli più fedeli a Gesù. PAPA FRANCESCO IL 3 GIUGNO 2016 ha istituito la festa liturgica di Maria Maddalena. Per aver seguito Gesù fin dagli inizi della predicazione e per essere stata la prima testimone della Risurrezione, Maria di Magdala ha tutti i requisiti per essere considerata non solo “discepola”, ma “apostola”.
Mostrò un grande amore a Cristo e fu da Cristo molto considerata. Fu nel gruppo dei discepoli di Gesù, lo seguì fino ai piedi della croce , lo cercò con angoscia e sofferenza nel giardino in cui si trovava il sepolcro e fu la prima testimone della risurrezione. Modello di coraggio e fermezza per ogni donna nella Chiesa, rappresenta un canale che unisce la terra con il cielo, il corporeo con il divino e che apre la dimensione della guarigione. Gesù le rivolge pochissime parole, una di queste, è proprio il suo nome, quando è apparso per la prima volta proprio a lei. La sua identità rimane in larga parte affidata a pochi indizi scritturistici. Nei vangeli di Matteo, Marco e Giovanni il suo nome appare solo alla crocifissione. Il Vangelo di Luca offre qualche dettaglio in più, affermando che Maria di Magdala fu una delle donne che seguirono Gesù fin dagli inizi dalla sua predicazione in Galilea. L’affliggeva, con ogni probabilità, una forma di disturbo simile ad un forte esaurimento nervoso, che solo Gesù fu in grado di curare e da quel giorno Maria gli rimase fedele sino alla morte in croce Si sentì chiamare per nome e di nuovo una cascata di gioa pura investì tutta la sua vita. Maria rispose nella sua lingua nativa, quella che imparò da bambina. Le lacrime “umili” che le rigarono il volto e l’amore al Maestro risorto sciolsero ogni sua paura. Solo Gesù la conosce fino in fondo, solo Gesù può accendere in lei il ricordo della storia vissuta insieme, solo Gesù sa farla sentire riconosciuta nella sua identità. Per questo motivo Maria può passare da una situazione di incredulità disperata a una fede appassionata. Questa fede fu l’unica forza che le ha permesso di consegnare agli altri apostoli un annuncio di verità, credibile. Gesù ci conosce, vede sofferenze,delusioni, si commuove per noi, e ci chiama per nome. Dio si preoccupa per la nostra vita, la vuole risollevare e per fare questo ci chiama per nome, ci guarda, ci aspetta, ci perdona, ha pazienza con noi e ci dice: “Rialzati, smetti di piangere, perché sono venuto a liberarti!” Ogni uomo è una storia di amore di Dio che Lui scrive su questa terra.