Fiaccola della Testimonianza

Tradizione non è culto delle ceneri ma custodia del fuoco

Gustav Mahler

La decisione di partecipare alla fiaccolata è sempre avvenuta dando fiducia a un invito come raccontano in tanti: ‘la prima volta che sono stato coinvolto è stato nel 1988 dall’allora parroco don Eugenio; quasi nessuno nel gruppo adolescenti sapeva di cosa si trattasse, ma ricordo che ci fidammo e decidemmo di partecipare in massa’; ‘Ho iniziato a partecipare nel 2008 quando un parente di Magnago mi ha proposto di andare con lui in compagnia ai suoi amici dell’oratorio’; ‘trascinato dal mio amico Francesco che corre in carrozzina’; ‘Inizialmente l’idea di partecipare alla Fiaccola mi spaventava. Spronata da chi mi ripeteva “Fidati!” ho deciso di lanciarmi in questa avventura e ancor oggi ne sono grata’. E così diventa possibile riconoscere la bellezza della proposta.

Le mete sono state scelte per le persone che lì hanno vissuto e seguito il desiderio di una vita felice: ‘Tutto, come sempre, cominciava con un incontro: i parroci e la gente del luogo ci accoglievano con entusiasmo. In particolare sono state proposte figure raccontate da chi ha vissuto vicino a loro: Gianna Beretta Molla, Carlo Acutis, Chiara Luce Badano, Gianluca Firetti, Marco Gallo; di altri più lontani nel tempo come Paolo VI, Luigi Orione, Pierluigi Frassati, don Giovanni Bosco; o esperienze come quella della Comunità Il Cenacolo di Suor Elvira, e di luoghi dove la divina presenza si è fatta concreta e sono stati costruiti santuari. Importante l’incontro con Papa Benedetto XVI che ha accolto e benedetto la Fiaccola nel 2010: ‘un incontro che mai dimenticherò perché ha gettato nel mio cuore il seme della Fede e la perseveranza della Fiducia nella volontà del Signore. La Fiaccola della Testimonianza è un’opportunità concreta per crescere nella Speranza di Cristo e nella gioia dell’Incontro che apre il Cuore al Bello, al Vero e al Giusto per la Vita.

Partecipando alla fiaccolata abbiamo fatto l’incontro con qualcosa di più grande di noi che permette il dono dell’amicizia: ‘La prima cosa che ho particolarmente notato è stata l’unione di tutto il gruppo e di tutta la compagnia’; ‘Quello che ci si è svelato davanti in quei giorni è stata una ricchezza di rapporti, una familiarità e un’accoglienza davvero particolare assolutamente non normale e che con alcuni prosegue anche oggi a distanza di anni.

L’entusiasmo suscitato ha fatto anche nascere in un gruppo di mamme il desiderio di dar vita alla Fiaccola delle Mamme che si è svolta per alcune edizioni. Tale desiderio anima anche chi in questi anni è diventato genitore: ‘Spero che anche i miei figli potranno intraprendere questi percorsi, col sentirli ritornare a casa parlando di ciò che hanno vissuto e cosa hanno messo nel loro bagaglio di vita.

Concludiamo con le parole che Benedetto XVI ha rivolto a uno dei ragazzi che portava la fiaccola da Roma e che sono per ciascuno di noi: ‘Caro giovane, non smetta mai di portare nella sua vita il fuoco di Cristo, anche quando la fiamma sembrerà spegnersi, continui ad alimentarla con l’affidamento in Lui.’