“Voglio che preghiate il Rosario tutti i giorni”
“La contemplazione di Cristo ha in Maria il suo modello insuperabile. Il volto del Figlio le appartiene a titolo speciale. È nel suo grembo che si è plasmato, prendendo da Lei anche un’umana somiglianza che evoca un’intimità spirituale certo ancora più grande”. Queste le parole che condensano la forza spirituale del Rosario: contemplare Cristo, attraverso lo sguardo della madre, Maria. Le troviamo scritte nella lettera apostolica di San Giovanni Paolo II, dal titolo Rosarium Virginis Mariae (2002). Ma da dove nasce questa antica preghiera? Ai primordi di tutto, bisogna precisare che ci sono i Salmi, i 150 Salmi della Tradizione del Salterio. Il salterio era però preghiera colta, destinata a chi sapesse leggere il latino, la Bibbia. Come farlo recitare agli illetterati? Si escogitò, allora, la soluzione di sostituirlo con la recita di 150 preghiere più brevi e facili, tra queste – soprattutto – il Padre Nostro. Ma più tardi (nel XII secolo soprattutto), diverrà protagonista l’“Ave Maria”, che si alternerà alla preghiera del “Pater Noster”. Indubbiamente la storia del Rosario è legata alla figura di San Domenico. Secondo il racconto del beato Alano della Rupe, San Domenico, durante la sua permanenza a Tolosa del 1212, ebbe una visione della Vergine Maria e la consegna del prezioso oggetto: il Rosario. Secondo sempre il racconto del Beato Alano della Rupe, mentre predicava in Spagna (1213-1214) con il suo confratello fra Bernardo, venne rapito dai pirati. La notte dell’Annunciazione di Maria, una tempesta stava facendo naufragare la nave dove si trovavano i due frati. San Domenico aveva esortato, invano, i suoi carcerieri a far penitenza e ad invocare il nome di Gesù e Maria per ottenere la salvezza. Eppure, le preghiere di san Domenico furono accolte in Cielo: in questo contesto si inserisce la famosa visione della Vergine Maria che parla direttamente al santo fondatore dell’Ordine domenicano. L’equipaggio della nave fu salvo. Sempre nel XIII secolo si svilupparono i “Misteri” e nel corso degli anni successivi il Rosario cambiò più volte la sua struttura. Nel 1470, il beato Alano della Rupe crea la prima “Confraternita del Rosario” facendo diffondere rapidamente questa forma di preghiera: riduce da 150 a 15 i Misteri, e li suddivide in gaudiosi, dolorosi, e gloriosi. Sarà poi papa Giovanni Paolo II a introdurre i misteri luminosi. La preghiera del Rosario, nel Messaggio di Fatima è la più richiesta. La Beata Vergine Maria ha chiesto di pregare il Rosario tutti i giorni in tutte e sei le volte che apparve. “Recitate il Rosario tutti i giorni“. Nessun’altra devozione nella Chiesa è stata più raccomandata come questa, dai Papi. Il 7 ottobre si celebra la memoria della Beata Vergine del Rosario istituita da san Pio V dopo la vittoria riportata a Lepanto sulla flotta turca il 7 ottobre del 1571. La festa della Beata Vergine del Rosario mette al centro la venerazione della Vergine nella memoria dei misteri che ha vissuto in comunione con il Figlio.