Categoria: Spiritualità e devozione

Il peccato originale

”A causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo”

Nel mese di dicembre si celebrano le solennità dell’Immacolata concezione della Beata Vergine Maria e del Natale del Signore e la Domenica dell’Incarnazione le quali hanno un elemento in comune, il peccato originale. Su questo argomento vediamo alcune frasi tratte da discorsi di Benedetto XVI del 2008. Udienza Generale 3 dicembre: “…Molti pensano che, alla luce della storia dell’evoluzione, non ci sarebbe più posto per la dottrina di un primo peccato, che poi si diffonderebbe in tutta la storia dell’umanità. E, di conseguenza, anche la questione della Redenzione e del Redentore perderebbe il suo fondamento. Dunque, esiste il peccato originale o no? Per poter rispondere dobbiamo distinguere due aspetti della dottrina sul peccato originale. Esiste un aspetto empirico, cioè una realtà concreta, visibile, direi tangibile per tutti. E un aspetto misterico, riguardante il fondamento ontologico di questo fatto. Il dato empirico è che esiste una contraddizione nel nostro essere. Da una parte ogni uomo sa che deve fare il bene e intimamente lo vuole anche fare. Ma, nello stesso tempo, sente anche l’altro impulso di fare il contrario, di seguire la strada dell’egoismo, della violenza, di fare solo quanto gli piace anche sapendo di agire così contro il bene, contro Dio e contro il prossimo…“. Angelus 8 dicembre: “…se Dio, che è Bontà assoluta, ha creato tutto, da dove viene il male? Le prime pagine della Bibbia ( Gn 1-3) rispondono proprio a questa domanda fondamentale, che interpella ogni generazione umana, con il racconto della creazione e della caduta dei progenitori: Dio ha creato tutto per l’esistenza, in particolare ha creato l’essere umano a propria immagine; non ha creato la morte, ma questa è entrata nel mondo per invidia del diavolo (cfr Sap 1,13-14; 2,23-24)…”. Udienza Generale 10 dicembre: “…Con Gesù, che viene da Dio, comincia una nuova storia formata dal suo sì al Padre, fondata perciò non sulla superbia di una falsa emancipazione, ma sull’amore e sulla verità. Ma adesso si pone la questione: come possiamo entrare noi in questo nuovo inizio, in questa nuova storia? Come questa nuova storia arriva a me? Con la prima storia inquinata siamo inevitabilmente collegati per la nostra discendenza biologica, appartenendo noi tutti all’unico corpo dell’umanità. Ma la comunione con Gesù, la nuova nascita per entrare a far parte della nuova umanità, come si realizza? Come arriva Gesù nella mia vita, nel mio essere? La risposta fondamentale di san Paolo, di tutto il Nuovo Testamento è: arriva per opera dello Spirito Santo. Se la prima storia si avvia, per così dire, con la biologia, la seconda si avvia nello Spirito Santo, lo Spirito del Cristo risorto…”.


Le Indulgenze

”Io vado a prepararvi un posto”

L’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa. La pena temporale è la pena che rimane da scontare anche dopo essersi confessati.

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I Miracoli Eucaristici

“Prendete e mangiatene; questo è il mio corpo”

I più importanti teli della Passione di Cristo, a partire dalla Sacra Sindone, e cinque Miracoli Eucaristici, riconosciuti dalla Chiesa hanno in comune un sorprendente filo conduttore fatto di tracce ematiche dello stesso gruppo sanguigno e analoghi residui di tessuto muscolare miocardico sul quale si riconoscono segni clinici di intenso stress e di violenza riscontrabili nelle vittime di aggressione, di incidenti stradali o nelle esecuzioni capitali.

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Santissimo Nome di Maria

La vergine si chiamava Maria

Il nome di Maria, è senza dubbio il più diffuso tra i popoli cristiani. Diverse sono le interpretazioni date al suo significato. Una delle prime si deve al fatto che Anna ringraziò molto dopo aver avuto la bambina, perciò l’avrebbe chiamata “dono ricevuto da Dio”. Comunissima, inoltre, l’interpretazione che fa discendere il nome Myriam da “mrr”, cioè “essere amaro”. Questo ben si collegherebbe alla tradizione di Maria, Madre del dolore. Tra le ipotesi più accreditate, Maria si fa risalire anche alle radici “or”, luce, più “yam”, mare, e quindi vorrebbe dire “illuminatrice” ma anche ”stella del mare”, con probabilità di equivoco tra “stella” e “stilla” e quindi anche “goccia del mare”. Come la stella, infatti, indica il sereno dopo la tempesta, così la Madonna, entrando nell’anima, allontana il peccato e fa tornare il Signore nel cuore dell’uomo. In Maria, poi, è raccolto “un mare di grazie” e tutte vivono in lei. Direttamente collegata a questa, è data un’altra interpretazione, di derivazione dall’ebraico con significato di “prima pioggia stagionale”, quindi Maria è colei che è “pioggia di grazie”, che manderà sulla Terra una “pioggia di missionari”. Ed ecco anche la radice “moreh” in base alla quale Maria significherebbe “signora e padrona”; ma anche “marom”, “altezza”, e infatti Cristo è il sole che sorge dall’alto. Il nome della Vergine è riconosciuto glorioso perché, come quello di Giuditta, è «tanto esaltato che sulla bocca di tutti sarà sempre la sua lode» ; santo, perché designa la Donna «ricolmata di grazia» per concepire e dare alla luce il Figlio di Dio; materno, poiché il Cristo morente sulla croce ci ha lasciato per madre la sua stessa Madre, per cui i fedeli sperimentano «la dolcezza del suo nome»; provvido, perché il popolo cristiano «la invoca come Madre, guarda a lei come fulgida stella nei pericoli e ricorre a lei come a sicuro rifugio. La devozione al nome di Maria nacque in epoca medievale, insieme a quella  per il nome di Gesù. E’ un culto che si diffuse nel corso dei secoli in tutta la Chiesa, ed i Pontefici arricchirono d’indulgenze l’invocazione dei nomi di Gesù e di Maria. Nel 1513 il Papa Giulio II da Roma concesse alla Spagna una festa in onore del nome di Maria. San Pio V la soppresse, Sisto V la ripristinò e si estese poi nel 1671 al Regno di Napoli fino a raggiungere Milano. Dopo la vittoria riportata nel nome di Maria contro i Turchi da Giovanni Sobieski, re di Polonia, il Beato Pontefice Innocenzo XI il 12 settembre 1683, in memoria e grato del prodigio, estese questa festa a tutta la Chiesa, fissandola alla domenica fra l’Ottava della Natività. Fu infine san Pio X a riportarla al 12 settembre.


Preziosissimo Sangue di Gesù

”Ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue ed acqua”

Il mese di luglio è dedicato, secondo il calendario della forma straordinaria del rito romano, al Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. La devozione è antichissima nella Chiesa cristiana e fonda le sue radici nell’Antico Testamento. Il Vangelo (Gv 19,34) attesta che uno dei soldati con la lancia aprì il fianco di Gesù in croce. Secondo tradizione quel soldato, di nome Longino, raccolse un po’ di terra imbevuta del sangue sgorgato dalla ferita da lui stesso provocata e la portò a Mantova, dove la nascose sotterra e dove fu ritrovata l’anno 804.

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Sacro Cuore di Gesù

“Imparate da me che sono mite e umile di cuore”

La festa del Sacro Cuore è legata alla figura di Santa Margherita Maria Alacoque, una monaca dell’Ordine della Visitazione vissuta in Francia dal 1647 al 1690. Ebbe lo straordinario privilegio delle rivelazioni di Gesù, che parlava con lei cuore a cuore. Il culto al Sacro Cuore è una scuola di santità, esige una profonda rieducazione del cuore, suppone una riforma dei sentimenti, mettendoli all’unisono con il Cuore del Salvatore. Qui c’è tutta la ricchezza (e le esigenze) del Vangelo di Cristo. Margherita mostrava un grande amore all’Eucaristia, una grande sensibilità verso poveri e sofferenti. Il Noviziato di Margherita non fu facile, nonostante i privilegi mistici da parte di Dio. Il messaggio centrale che Suor Margherita ricevette nelle rivelazioni di Gesù si può sintetizzare in alcune parole dirette: “Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini… però la maggior parte di essi ricambia con ingratitudine, irriverenza verso il SS. Sacramento, sacrilegi. Cristo presentava il proprio Cuore come simbolo del suo Amore infinito per l’umanità e assicurava i suoi tesori di misericordia attraverso il culto al Sacro Cuore e all’Eucaristia, da ricevere frequentemente. Chiedeva infine la partecipazione alla riparazione delle offese fatte a Dio. Le Promesse di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque per i devoti del suo Sacro Cuore: “Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato. Porterò soccorso alle famiglie in difficoltà e metterò la pace nelle famiglie divise. Li consolerò nelle loro afflizioni. Sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte. Spargerò abbondanti benedizioni sopra tutte le loro opere. I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l’oceano della Misericordia. Le anime tiepide si infervoreranno. Le anime fervorose giungeranno in breve a grande perfezione.  Benedirò i luoghi dove l’immagine del mio Sacro Cuore verrà esposta ed onorata. A tutti coloro che lavoreranno per la salvezza delle anime darò loro il dono di commuovere i cuori più induriti. Il nome di coloro che propagheranno la devozione al mio Sacro Cuore sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà mai cancellato. Io ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente concederà a tutti coloro che si comunicheranno al Primo Venerdì del mese per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale; essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà il loro asilo sicuro in quell’ora estrema.” La festa del Sacro Cuore divenne universale per tutta la Chiesa cattolica nel 1856: viene fissata tradizionalmente nel venerdì successivo all’ottava della solennità del Corpus Domini.


Cuore Immacolato di Maria

Il culto del Cuore Immacolato di Maria è legato alle origini del cristianesimo; si legge nel Vangelo di San Luca: “Maria da parte sua serbava tutte queste cose meditandole nel suo Cuore”. Il primo promotore della festa liturgica del Cuore Immacolato di Maria fu San Giovanni Eudes che già verso il 1643 cominciò a celebrarla con i religiosi della sua congregazione. Nei suoi scritti non distingue mai i Cuori di Gesù e di Maria: “Non devi mai separare – scrive – ciò che Dio ha così perfettamente unito. Gesù e Maria sono così intimamente legati l’uno con l’altra che chi vede Gesù guarda Maria”. Nel 1668 la festa e i testi liturgici furono approvati per tutta la Francia. Solo dopo l’introduzione della festa del Cuore di Gesù nel 1765, verrà concessa qua e là la facoltà di celebrare quella del Cuore di Maria, che anche il Messale Romano del 1814 la annoverava ancora tra le feste “pro aliquibus locis”. Il culto del Cuore Immacolato di Maria ha ricevuto un forte impulso dopo le apparizioni di Fatima del 1917. A suor Lucia la Madonna comunicò la Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria: “A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno una corona del Rosario e mi faranno compagnia per quindici meditando i misteri del Rosario, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, io prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria: le bestemmie contro la Sua Immacolata Concezione; contro la Sua Verginità; contro la Sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini; l’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata; l’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre”. Il Venerabile Pio XII nel 1944 estese a tutta la Chiesa questa memoria mariana di origine devozionale, collocandola al 22 agosto, ottava dell’Assunta. Appena due anni prima Papa Pio XII aveva consacrato la Chiesa ed il genere umano al Cuore Immacolato di Maria, consacrazione rinnovata da San Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982. La riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II ha trasferito questa memoria al sabato dopo la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, quale facoltativa. Papa Francesco, il 25 marzo 2022, dopo un’intesa celebrazione penitenziale ha consacrato la Chiesa e il mondo, la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria.