Nel suo Vangelo san Luca dedica alla nascita e all’infanzia di Gesù, quindi anche a Maria, più spazio rispetto agli altri evangelisti.
Forse è per questo che secondo una tradizione nata nel V secolo, Luca era anche un pittore e colui che ha ritratto Maria dal vero quando si trovavano ancora a Gerusalemme, dopo la Pentecoste.
Il più antico scritto a riguardo è il «Trattato sulle sante immagini», attribuito a sant’Andrea di Creta, dell’VIII secolo.
La presenza di ritratti originali di Maria legittimava la pittura delle icone e la venerazione delle immagini nel periodo iconoclasta. L’iconoclastia è il movimento religioso, nato nella chiesa bizantina nei secoli VIII e IX, contrario a ogni forma di culto per le immagini sacre di cui ne promuoveva la distruzione.
Nel Trattato c’è scritto che Luca ha dipinto alcune icone che si trovavano allora a Roma e a Gerusalemme, ma quelle più antiche conosciute sono dell’XI secolo.
Anche la Madonna di san Luca di Bologna è attribuita a lui: realizzata nel XII o nella prima metà dell’XIII secolo, è giunta a Bologna verso la fine del XIII secolo. È custodita nella Basilica della Beata Vergine di S. Luca sul Colle della Guardia.
Il modello è Odighitria , dal greco odigos cioè guida: è colei che indica il cammino difatti con la mano indica Gesù.
Ogni anno, a maggio, l’icona viene trasportata in processione dal monte in città.
In passato ha subito alcuni danni dovuti a umidità, fuoco delle candele e cadute accidentali durante le processioni.
Sono documentati alcuni interventi effettuati dal 1625, quando è stata costruita una teca utilizzata ancora oggi che lascia vedere l’immagine, al 2012, quando è stata effettuata una pulitura approfondita che ha riportato il manto al colore originale: azzurro chiaro.
«Dolce Vergine di San Luca, ti ringraziamo perché continui a scendere in mezzo alla città degli uomini. Tu non hai paura di fare il primo passo verso tutti e visiti con gioia e fiducia. Insegna anche a noi a scendere dal nostro orgoglio, dai giudizi senza umanità, dall’indifferenza pratica, dai compromessi con il male, dalla presunzione che ci allontana dal prossimo. Aiutaci a salire con te sollevando chi ha bisogno, seguendo Cristo che apre agli uomini del mondo la via del cielo, lasciandoci innalzare da Lui che compie grandi cose con l’umiltà della nostra vita. […]
Maria, che piangi e asciughi le lacrime di dolore, ricordati le vittime di ogni violenza, i cristiani uccisi per la loro fede, i profughi affamati di futuro. Maria, porto dei naviganti della vita e barca di chi vuole salvarsi, dona la pace al mondo. Insegnaci a non abituarci mai alla sofferenza dei fratelli ed a restare, insieme a Te, tua famiglia, raccolta ai piedi della croce di ogni uomo, fratello del tuo Figlio, aspettando la resurrezione.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta. Amen».
Cardinale Matteo Zuppi