La Cappella del Crocifisso

di Antonio

70 anni fa, 1954 – 2024


La Cappella del Crocifisso

La Cappella del Crocifisso, posta alla destra dell’altare maggiore, è la più recente tra quelle che si trovano nella chiesa. Fino ai primi anni ’50 del secolo scorso, in questa cappella c’era un altare in legno, sul quale si trovava la statua di Sant’Antonio da Padova, anch’essa in legno scolpito e decorato, risalente al XVIII secolo.

A seguito dei lavori la statua, nel 1954, fu spostata su una mensola infissa nella parete destra, e in seguito trasferita nella Cappella di San Giuseppe, sopra la balaustra. La sistemazione attuale, nel più appropriato altare francescano a sinistra dell’Altare Maggiore, risale al 1998.

Il Cristo Crocifisso che si trova sopra l’altare, in legno scolpito e decorato, è datato XVIII secolo. Nella Cappella del Crocifisso, nel 2007, è stato posizionato l’armadio delle Reliquie, del XIX secolo, in legno di noce, rimosso dalla Cappella di Sant’Antonio per fare posto al nuovo organo. Sulla parete destra si trova un quadro, del XVIII secolo, che raffigura la Veronica che asciuga il volto di Cristo. Sopra l’armadio ci sono quattro “Busti in legno ricoperti di lastra di rame inargentata” del XVIII secolo, con le Reliquie dei Santi: “…ceneri di S. Ambrogio Vescovo di Milano; indumenti di S. rlo Borromeo e S. Francesco di Sales; ossa di S. Eugenio Vescovo”. Nella due vetrine vi sono alcuni antichi Ostensori e altre Reliquie.

Nel 2012 sono state posate due nuove vetrate, raffiguranti i Santi e le Sante patroni d’Europa, che hanno sostituito le precedenti.

Nel 1954 il concittadino Giuseppe Antonio Pastori, per molti anni Ostiario del Duomo di Milano, a Magnago conosciuto come Antonio Pastori (Tugnö Pastùr), fece rinnovare interamente la Cappella del Crocifisso, dotandola di un altare in marmo, del pavimento e della balaustra.

L’altare e la lastra posta dietro il Crocifisso sono in marmo di Candoglia, il pregiato marmo rosa usato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per la costruzione della Cattedrale Milanese.

Il rifacimento completo della Cappella è stato un dono di Antonio Pastori alla parrocchia.

Sotto l’altare è posizionata una lastra in marmo a ricordo del dono, con inciso:

“ANNO·DÑI·MCMLIV·B·VÑI·IM̃ACVLATÆ·SACRO·JOSEPH·PASTORI·CLERICVS·IN·METROPOLITANA·ECCLESIA·HOC·ALTARE·FABRE·FECIT·CRVCIFIXI·HOMINIS·DEI·MISERICORDIA·ERGA·SE·ET·SVOS·FISVS”.

Nell’anno del Signore 1954, consacrato alla Beata Vergine Immacolata, Giuseppe Pastori Chierico (Ostiario) della Chiesa Metropolitana, fece fare questo altare del Crocifisso Uomo e Dio, fiducioso nella misericordia verso sé e i suoi concittadini”.

Il 1954 è stato decretato Anno Mariano, per ricordare i 100 anni del Dogma dell’Immacolata Concezione, istituito da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854, e Antonio Pastori fece in modo che la Cappella venisse ultimata in occasione del 1000 anniversario del Dogma.

Nei quattro spicchi della volta a cupola sono raffigurati i simboli della passione di Cristo: la corona di spine, martello e tenaglia, una scala, i chiodi. Sui quattro pilastrini della balaustra all’ingresso della cappella sono incise le scritte in latino di Ostiariato, Lettorato, Accolitato, Esorcistato. Questi sono i termini dei quattro Ordini Minori nella gerarchia dell’ordinazione sacerdotale. Ostiariato ed Esorcistato sono stati aboliti dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II. Questi quattro ordini minori erano, in ordine cronologico del conferimento, i seguenti:

Ostiario Antonio Pastori

Ostiario: dal latino ostiarius, «portinaio»; nella Chiesa Cattolica il primo degli ordini minori che conducevano al sacerdozio, ed era l’addetto alla custodia delle porte della chiesa. Il suo compito era quello di accogliere i fedeli, respingere gli indegni e suonare le campane per avvisare della imminenza del culto (compiti oggi passati di fatto ai sagrestani).

Lettore: Il Lettore nella Chiesa Cattolica è colui che riceve l’incarico di proclamare le letture della Sacra Scrittura, eccetto il Vangelo, durante la Liturgia della Parola. Nella Liturgia Ambrosiana, il Lettore, prima di leggere si rivolge al sacerdote invocando la benedizione con la formula: «Benedicimi Padre». Il sacerdote benedice: «Leggi nel nome del Signore». Il Lettore riceve la benedizione facendo il Segno della Croce.

Esorcista: chi riceveva questo ordine minore era incaricato di recitare particolari preghiere sui catecumeni prima del loro battesimo, e in casi speciali su coloro che erano ritenuti posseduti dal diavolo. Con la riforma seguita al Concilio Vaticano II, l’ordine all’Esorcistato non comportò più l’esercizio del ministero, che venne riservato a sacerdoti incaricati appositamente dal Vescovo.

Accolito: Il termine Accolito deriva dal greco “akolythos”, la cui forma verbale significa: Seguire, Accompagnare. Il Ministero dell’Accolitato è il Ministero dell’Eucaristia e del servizio liturgico all’altare, soprattutto durante la Messa. Dopo il Concilio Vaticano II, papa Paolo VI nel 1972 con la Lettera Apostolica “Ministeria quaedam”, ha stabilito che quelli che prima venivano chiamati Ordini Minori dovevano essere detti Ministeri,  ed essere conferiti a laici. Di quelli esistenti si manteneva il Lettore e l’Accolito, e si conservava ancora il conferimento ai maschi.

La Congregazione per il Culto Divino (nel 1994), poi ancora nel 2021 papa Francesco con il Motu proprio“Spiritus Domini”, ha modificato il Codice di Diritto Canonico (canone 230 § 1), e ribadito che, in deroga a quanto stabilito nel 1972, i ministeri del Lettorato e Accolitato siano d’ora in poi conferiti anche alle donne. Nello stesso anno Egli ha pure istituito per tutta la Chiesa latina il ministero laicale di Catechista.

O ltre al suo dovere vocazionale nel Duomo di Milano, Tugnö Pastùr è sempre stato attivo nella sua Magnago; con fermezza tenace e instancabile si diede da fare per realizzare un nuovo Asilo Infantile (l’attuale). Con la sua autorità di Presidente dell’E.C.A. (Ente Comunale Assistenza) riuscì nell’Opera; il 19 dicembre 1965 fu posata la Prima Pietra, benedetta dal parroco don Mario Corti, ed il 2 ottobre 1966 si fece l’Inaugurazione del Nuovo Asilo E.C.A., benedetto dall’Arcivescovo di Milano Giovanni Colombo.