Ed io avrò cura di te… Io sì, che avrò cura di te

di Simonetta

“…perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi” (Mt. 25,34-36).

Primo giovedì di ogni mese: ore 7. Il furgone a noleggio è stato ritirato.

Destinazione Muggiò, sede dell’ASSOCIAZIONE BANCO ALIMENTARE DELLA LOMBARDIA “DANILO FOSSATI” ONLUS.

Arrivati al magazzino, dove dipendenti e volontari dell’Associazione prendono in carico, stoccano, selezionano e preparano i prodotti da distribuire, ci si accoda ai mezzi delle altre strutture caritative e si attende il proprio turno per il ritiro degli alimenti. Orario prestabilito rispettato, furgone caricato di alimenti: si riparte per la sede Caritas di Bienate, Emporio “Il Cenacolo”.

Lì, braccia volenterose e mai stanche attendono per scaricare, controllare, stoccare nel piccolo, ma prezioso, magazzino adiacente alla chiesa tutto ciò che è stato ritirato al Banco Alimentare. Con attenzione e precisione si cataloga ogni prodotto, riuscendo così ad avere il chiaro quadro di quello che si avrà a disposizione per la preparazione dei pacchi destinati alle 44 famiglie bisognose, che la nostra Caritas sostiene.

Venerdì: giorno destinato alla preparazione dei pacchi che andranno distribuiti il sabato pomeriggio. Le famiglie non sono uguali per numero di componenti, tantomeno per età. Quindi, nel limite del possibile, si cerca di personalizzare ogni pacco. Si rispettano le osservanze religiose, si presta attenzione ai più piccoli, si cerca di accontentare qualche eccezionale richiesta. Pasta, riso, legumi, tonno, latte, salsa di pomodoro, ecc. Fortunatamente, si riesce ad integrare questi alimenti con pane fresco donato dal forno del paese; alcuni supermercati della zona forniscono settimanalmente prodotti freschi per completare il pacco alimentare.

Adiacente all’Emporio alimentare, c’è un piccolo ma fornito magazzino per chi ha necessità di vestiario, articoli per la casa, piccoli elettrodomestici.

Mani esperte ed occhi attenti tengono in ordine tutto ciò che viene donato per aiutare chi non si può permettere il “nuovo”. Ed ecco che, qualche buco viene rattoppato, qualche abito rinfrescato, qualche bottone riattaccato…nuova vita agli abiti che potranno essere riutilizzati.

Per i volontari che offrono il loro tempo, la distribuzione del pacco alimentare non rappresenta solo una forma di sostegno per assicurare la sussistenza minima che ogni essere umano dovrebbe avere; si cerca di farsi carico delle difficoltà per trasformarle in occasione di relazione: un filo invisibile a cui ci si può aggrappare, l’instaurare un rapporto che va aldilà del semplice aiuto materiale.

Lo sforzo e il desiderio di ogni volontario è quello di evolvere dalla sola distribuzione di alimenti verso un accompagnamento al ritorno all’autonomia delle persone aiutate.