“Una Chiesa Sinodale è una Chiesa dell’Ascolto”

Il Sinodo dei Vescovi, è un’assemblea di loro rappresentanti che ha il compito di aiutare con i suoi consigli il Pontefice nel governo della Chiesa.

Per la prima volta nella storia è stata introdotta una grande novità: nell’ottobre 2021 ha preso avvio un Sinodo “dal basso” cioè con la partecipazione di tutti, che coinvolge in sinergia il Popolo di Dio, i Vescovi e il Papa, ciascuno secondo la propria funzione.

“Nell’unico Popolo di Dio, camminiamo insieme, per fare l’esperienza di una Chiesa che riceve e vive il dono dell’unità e si apre alla voce dello Spirito.” (Papa Francesco)

Sta prendendo forma quella “Chiesa dal basso”, che vede tutti i battezzati convocati per dare il loro contributo.

Giovanni Crisostomo dice che “Chiesa e Sinodo sono sinonimi”, perché la Chiesa è camminare insieme sui sentieri della storia incontro a Gesù.

“La storia del Sinodo illustra quanto bene queste Assemblee hanno arrecato alla Chiesa, ma anche come fossero maturi i tempi per una più larga partecipazione del Popolo di Dio a un processo decisionale che riguarda tutta la Chiesa e tutti nella Chiesa”, ha detto il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, sottolineando il valore ecclesiale di questa scelta: “Non si tratta di democrazia, di populismo o qualcosa del genere; è la Chiesa ad essere popolo di Dio, e questo popolo, in ragione del battesimo, è soggetto attivo della vita e della missione della Chiesa”.

Il primo step del cammino sinodale si è realizzato nelle diocesi di tutto il mondo, precisamente in ogni parrocchia, dalla più popolosa alla più piccola, laici e presbiteri insieme, ma partendo dalla gente e dai problemi di ogni giorno e cercando di valorizzare occasioni di ascolto e condivisione.

Fondamentale il rendersi docili allo Spirito Santo facendo esercizio di ascolto umile, intelligente, condiviso. Un ascolto reciproco in cui ciascuno ha qualcosa da imparare, l’uno in ascolto dell’altro e tutti in ascolto dello Spirito.

Certo non è stato facile mettersi in cammino, soprattutto in questa stagione segnata da paura, smarrimento, incertezza. Non è stato facile farlo insieme, perché siamo tutti condizionati dall’individualismo e dal pensare gli altri in funzione nostra e non viceversa; non si cammina insieme quando si è autoreferenziali. Soprattutto non è stato facile ascoltare, ma si continuerà a farlo in questo secondo anno della fase preparatoria, seguirà la fase celebrativa, infine la fase attuativa. “Senza questa consultazione di tutti i cattolici, partendo dal basso nella fase preparatoria, non ci sarebbe processo sinodale, perché il discernimento dei Pastori, che costituisce la seconda fase, si fa su ciò che è emerso dall’ascolto del Popolo di Dio”.

“Per una Chiesa diversa, aperta alla novità che Dio le vuole suggerire, invochiamo con più forza e frequenza lo Spirito e mettiamoci con umiltà al Suo ascolto, camminando insieme come Lui, creatore della comunione e della missione, desidera, cioè con docilità e coraggio.” Papa Francesco.