Nel mese di ottobre che volge al termine abbiamo celebrato la festa dei Nonni. Una festa importante che mette al centro la figura, oggi molto significativa, dell’anziano che per molte famiglie diventa un sostegno e un aiuto per la crescita delle nuove generazioni.
Il nostro Arcivescovo nella Proposta pastorale ’23-’24, ha voluto dedicare un capitolo alle persone avanti con gli anni, agli anziani che spesso sono considerati dalla società come un peso e si ha quasi vergogna di loro quando sono presenti nelle nostre case.
Cristianamente, quale considerazione dovremmo avere degli anziani?
La Bibbia ci insegna a valorizzare gli anziani, a prenderci cura dei membri anziani, a imparare dalla loro saggezza e a impegnarli nella vita comunitaria. Le Scritture rifiutano l’idolatria del mondo nei confronti dei giovani e affermano che gli anziani portano ancora l’immagine di Dio e hanno uno scopo.
Il Salmo 89 dice: “insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla Sapienza del cuore”. Uno dei carismi della longevità è la saggezza, anche se la saggezza non è prerogativa automatica dell’età. È un dono di Dio che l’anziano deve accogliere e prefiggersi come meta. Nucleo di questa sapienza è la scoperta del senso più profondo della vita umana e del destino trascendente della persona.
La vecchiaia mette in luce anche la debolezza e il limite dell’uomo. San Paolo ci insegna che è proprio il limite la porta d’accesso alla fede e alla salvezza. La vecchiaia da questo punto di vista diventa un momento privilegiato nell’esperienza della speranza: “la mia potenza si manifesta pienamente nella debolezza”.
La vecchiaia diventa quindi una “occasione”, una sfida che può aprire la via ad una fede più intensa e più pulita; perché è una fede che ormai ha perso molti appoggi mondani, nelle capacità, nelle forze e nelle possibilità dell’uomo.
La prossimità di un anziano diventa un’occasione di crescita per tutti. Proprio per questo l’anziano non va emarginato ma valorizzato.
Papa Benedetto XVI, visitando una casa per anziani, usò parole chiare dicendo: “la qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune”.
Noi che considerazione abbiamo degli anziani? In quanto Chiesa come possiamo valorizzare la presenza tra noi di tante persone anziane?
Vi invito a partecipare martedì 21 novembre alle ore 21.00 presso la Chiesa di Bienate, al primo appuntamento di catechesi per gli adulti in cui avremo modo di approfondire questa tematica che interessa tutti perché, Dio piacendo, primo o poi diventeremo tutti “anziani”.