Cuore Immacolato di Maria

Il culto del Cuore Immacolato di Maria è legato alle origini del cristianesimo; si legge nel Vangelo di San Luca: “Maria da parte sua serbava tutte queste cose meditandole nel suo Cuore”. Il primo promotore della festa liturgica del Cuore Immacolato di Maria fu San Giovanni Eudes che già verso il 1643 cominciò a celebrarla con i religiosi della sua congregazione. Nei suoi scritti non distingue mai i Cuori di Gesù e di Maria: “Non devi mai separare – scrive – ciò che Dio ha così perfettamente unito. Gesù e Maria sono così intimamente legati l’uno con l’altra che chi vede Gesù guarda Maria”. Nel 1668 la festa e i testi liturgici furono approvati per tutta la Francia. Solo dopo l’introduzione della festa del Cuore di Gesù nel 1765, verrà concessa qua e là la facoltà di celebrare quella del Cuore di Maria, che anche il Messale Romano del 1814 la annoverava ancora tra le feste “pro aliquibus locis”. Il culto del Cuore Immacolato di Maria ha ricevuto un forte impulso dopo le apparizioni di Fatima del 1917. A suor Lucia la Madonna comunicò la Grande Promessa del Cuore Immacolato di Maria: “A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la Santa Comunione, reciteranno una corona del Rosario e mi faranno compagnia per quindici meditando i misteri del Rosario, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, io prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”. Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria: le bestemmie contro la Sua Immacolata Concezione; contro la Sua Verginità; contro la Sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini; l’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata; l’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre”. Il Venerabile Pio XII nel 1944 estese a tutta la Chiesa questa memoria mariana di origine devozionale, collocandola al 22 agosto, ottava dell’Assunta. Appena due anni prima Papa Pio XII aveva consacrato la Chiesa ed il genere umano al Cuore Immacolato di Maria, consacrazione rinnovata da San Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982. La riforma liturgica seguita al Concilio Vaticano II ha trasferito questa memoria al sabato dopo la Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, quale facoltativa. Papa Francesco, il 25 marzo 2022, dopo un’intesa celebrazione penitenziale ha consacrato la Chiesa e il mondo, la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria.