Verso la costituzione della Comunità Pastorale

di Don Marco

Il prossimo 6 marzo, prima domenica di quaresima, nascerà ufficialmente la nuova Comunità Pastorale formata dalle due parrocchie di San Michele Arcangelo in Magnago e di San Bartolomeo in Bienate.

Cos’è la “Comunità Pastorale”? 

Essa è una forma di Unità Pastorale tra più Parrocchie affidate ad una cura pastorale unitaria e chiamate a vivere un cammino condiviso e coordinato di autentica comunione, attraverso la realizzazione di un concreto, preciso e forte progetto pastorale missionario. (Estratto del Decreto Arcivescovile si costituzione di una Comunità Pastorale)

Dovrà quindi essere elaborato un Progetto Pastorale comune, che “riguardi l’annuncio della Parola, la liturgia e la vita di preghiera, il servizio caritativo e la cura di contesti specifici, quali ad esempio la pastorale giovanile, la pastorale familiare, la pastorale dei malati e l’animazione della vita cristiana nei diversi ambiti della vita culturale e sociale”.

All’interno del progetto comune le singole parrocchie continueranno ad essere il luogo ordinario della vita liturgica e sacramentale dei fedeli mentre alcuni ambiti saranno particolarmente articolati tra dimensione parrocchiale e Comunità Pastorale.

Non più DISTINTI e UNICI ma UNITI. 

UNITI nel senso che il legame che sussiste tra diverse parti non giunge a estinguere la individualità di ciascuna ma le conduce ad una comprensione più vera del proprio essere Chiesa.

Per giungere a questo passo ufficiale occorre adempiere alcuni passaggi importanti: la scelta del nome e la definizione dei cardini su cui costruire il futuro Progetto Pastorale.

Per la scelta del nome da dare alla Comunità Pastorale, negli scorsi Consigli Pastorali Unitari abbiamo raccolto le varie proposte e le abbiamo votate. Delle varie proposte si sono scelte le cinque che hanno avuto maggior consenso tra i membri del Consiglio Pastorale. Ora vorremmo sottoporre tali proposte alla votazione dell’intera comunità. 

La prossima domenica 30 gennaio durante le Sante Messe daremo a tutti una scheda con cui dare la propria preferenza. Raccolte tutte le preferenze faremo i conteggi e decideremo così il nome.

Scegliere il nome della “Comunità Pastorale” non è un puro atto formale. Il nome vuole sintetizzare il nostro essere Chiesa; come vorremmo costruire e vivere il nostro essere Comunità.  Nel nome vorremmo riassumere il senso del nostro sentirci Comunità Cristiana. La scelta non deve essere quindi semplicemente dettata dal piacere personale o della propria sensibilità ma deve aprirsi ad un significato più grande.

Le proposte votate dal Consiglio Pastorale che sottoporremo alla votazione di tutti i membri della Comunità saranno: Cenacolo; Discepoli di Emmaus; Santa Maria Madre di Misericordia; Maria Madre della Speranza; Santi Apostoli.

Le proposte per il nome della Comunità Pastorale

Nelle S. Messe di sabato 29 e domenica 30 gennaio i fedeli delle nostre Parrocchie sono chiamati a scegliere il nome della Comunità Pastorale tra le proposte (con motivazione) sotto riportate: ognuno voterà una sola volta esprimendo una sola scelta tramite la scheda che verrà consegnata.

Comunità Pastorale “MARIA, MADRE DI MISERICORDIA”

Una comunità affidata allo sguardo materno e alla potente intercessione di Maria, Madre di Misericordia, perché madre di Cristo volto della Misericordia di Dio. Questo affidamento è in continuità con la storia di Magnago e Bienate: sono numerosi i segni della devozione mariana. Maria, Madre di Dio e madre nostra, che ci invita a volgere il cuore a suo Figlio che solo può donarci il perdono, fondamento della relazione con Lui e di vera relazione con chi ci è vicino. Offrendo il nostro umile Sì al Signore, come ha fatto Maria, possiamo accogliere la Misericordia riconoscendoci, come lei, figli di Dio Padre, quindi fratelli, e poter essere veramente uniti e diventare missionari della Chiesa edificata da Dio.

Comunità Pastorale “I DISCEPOLI DI EMMAUS”

Il percorso e l’esperienza dei due discepoli di Emmaus, nei quali è facile riconoscerci, può essere seguito dalla nostra Comunità Pastorale per camminare avendo a fianco a noi Gesù e aiutarci reciprocamente a riconoscere la Sua Presenza nella semplicità della vita quotidiana; per ascoltare la Sua Parola e lasciarsi “scaldare il cuore”; per ricevere la forza dello Spirito Santo nell’Eucaristia; per essere umili e attenti nei confronti di chi ci è accanto e di chi è “lontano”; per andare ad annunciare con gioia la bellezza della nostra Fede.

Comunità Pastorale “MARIA, MADRE DELLA SPERANZA”

La proposta di intitolare a Maria Madre della Speranza la Comunità Pastorale è per affrontare le inevitabili fatiche e difficoltà in questo cammino di unione e di unità superando il momento, l’istante, il sentimento: il sì incondizionato di Maria è fondamento del nostro sì a camminare insieme. Maria non sapeva cosa sarebbe accaduto, non sapeva come avrebbe reagito Giuseppe ma si è fidata, ha avuto speranza e ha detto sì! Anche per noi può essere così: non sappiamo cosa accadrà ma confidiamo in Dio e sappiamo che tutto è parte del Suo disegno buono su ciascuno di noi! Come Maria anche noi dobbiamo essere capaci di dire il nostro sì senza paura e senza timore, diventando veri testimoni di Gesù che viene e si rende sperimentabile da ogni uomo attraverso la compagnia della Chiesa.

Comunità Pastorale “SANTI APOSTOLI”

Il libro degli Atti descrive il gruppi degli apostoli come annunciatori della buona notizia del Vangelo: così come loro, e sul loro fondamento, anche i fedeli che compongono le nostre comunità parrocchiali possono e devono camminare insieme per essere veri testimoni della fede ricevuta e trasmessa, uniti  fra loro poiché uniti a Gesù, completamente affidati alla custodia dello Spirito Santo, vivere con gioia e coerenza, testimoniando instancabilmente e con entusiasmo l’amore di Dio per ogni creatura. 

Comunità Pastorale “CENACOLO”

E’ nel Cenacolo che Gesù riunisce i suoi discepoli per l’Ultima Cena, lava loro i piedi per insegnare lo stile del servizio, dice loro cosa avrebbero dovuto fare dopo la Sua morte, affida a Pietro la Sua Chiesa, istituisce l’Eucarestia segno tangibile della Sua Presenza fra noi. Guardare a questa scena ci aiuta a capire che la Chiesa è la Comunità di coloro che mettono Gesù al centro, che lo riconoscono presente nella loro vita. Tale Comunità è l’esperienza concreta vissuta da persone che, con i loro limiti e difetti, si lasciano condurre da Lui e che, oltrepassando i propri confini, desiderano vivere con gioia il Vangelo.