Tag: La Vela – Ottobre 2023

Seguire Gesù

Una fede adulta ci costringe a farci delle domande, é come se in qualche modo non ci bastasse più vivere il cristianesimo come l’incontro fatto da altri e trasmesso a noi come passaparola, la fede adulta chiede un incontro personale con il Signore ed in totale libertà ci porta fare alcuni passi che risultano essere decisivi per la nostra vita. Se siamo attenti possiamo accorgerci che la maggior parte delle domande che portiamo nel cuore hanno delle risposte che giungono a noi nei modi più disparati.

Oggi è ancora possibile seguire il Signore?

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Caritas: impariamo a conoscerla…

Che cos’è la Caritas

La Caritas Italiana è l’organismo pastorale della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) per la promozione della carità. Ha lo scopo cioè di promuovere «la testimonianza della carità nella comunità ecclesiale italiana, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’ uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica» (art.1 dello Statuto).

È nata nel 1971, per volere di Paolo VI, nello spirito del rinnovamento avviato dal Concilio Vaticano II. Fondamentale il collegamento e confronto con le 220 Caritas diocesane, impegnate sul territorio nell’animazione della comunità ecclesiale e civile, e nella promozione di strumenti pastorali e servizi: centri di ascolto, osservatori delle povertà e delle risorse, Caritas parrocchiali, Centri di accoglienza, ecc.

I compiti

Collaborare con i Vescovi nel promuovere nelle Chiese particolari l’animazione della carità e il dovere di tradurla in interventi concreti; curare il coordinamento delle iniziative e dei servizi di ispirazione cristiana; indire, organizzare e coordinare interventi di emergenza in Italia e all’estero in collaborazione con altri organismi di ispirazione cristiana: realizzare studi e ricerche sui bisogni per aiutare a scoprirne le cause; promuovere il volontariato e favorire la formazione degli operatori pastorali della carità e del personale di ispirazione cristiana impegnato nei servizi sociali; contribuire allo sviluppo umano e sociale dei paesi del Sud del mondo anche attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Cos’è un Centro di Ascolto Caritas

È un servizio promosso dalla Caritas locale attraverso cui la comunità cristiana sperimenta la dimensione dell’accoglienza. È un luogo dove le persone in difficoltà possono incontrare dei volontari disponibili ad ascoltarle ed aiutarle ad affrontare la propria situazione. È uno strumento di conoscenza dei bisogni e delle risorse del territorio.

Cosa fa un Centro di Ascolto Caritas

Ascoltata la situazione, gli operatori cercano di definire con la persona accolta un progetto di aiuto specifico, sostenibile, rispettoso della dignità e delle potenzialità di ciascuno attraverso un’azione di orientamento e accompagnamento ai servizi e alle risorse del territorio. Nell’ambito di questo percorso, quando necessario e compatibilmente con le risorse della comunità, vengono offerti anche degli aiuti primari sotto forma di viveri, vestiario, sussidi.

L’attività di un Centro di Ascolto non si esaurisce nella relazione con le persone ascoltate, ma implica un’interazione con il territorio, provoca un coinvolgimento della Comunità.

L’efficacia di un Centro di Ascolto non si misura nel numero di situazioni “risolte”, ma nell’apporto fornito alla costruzione di una comunità capace di condividere i bisogni per restituire dignità alle persone.

Caritas Parrocchiale in numeri
Anno 2022

FAMIGLIE ASSISTITE SETTIMANALMENTE CON PACCO ALIMENTARE
46 Famiglie
104 Adulti

EMPORIO RACCOLTA E DISTRIBUZIONE
*Vestiario *Casalinghi

CENTRO D’ASCOLTO
Oltre 60 Incontri di Accoglienza e Ascolto dei Bisogni


José Gregorio Hernandéz

Al Meeting di Rimini la mostra dedicata al medico del popolo

Con il titolo “L’esistenza umana è una amicizia inesauribile” il Meeting di Rimini di quest’anno, dal 20 al 25 agosto, ha proposto incontri, mostre e spettacoli, facendo conoscere persone e avvenimenti da non perdere. Tra questi la storia del “medico dei poveri”, che tutto il popolo venezuelano conosce e invoca.

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Cantiamo insieme agli angeli

Cantare è proprio di chi ama. La voce di questo cantore è il fervore di un santo amore.

Sant’Agostino (Sermo 336,1)

In alcune raffigurazioni ci sono degli angeli che reggono un labaro (=vessillo con asta trasversa e drappo) con la parola Aghios indicata tre volte.

Aghios è la parola greca che significa Santo e deve essere scritta tre volte come nella Bibbia: [I serafini] «Proclamavano … “Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria”» (Is 6,3) e anche «I quattro esseri viventi … giorno e notte non cessano di ripetere: “Santo, santo, santo il Signore Dio, l’Onnipotente, Colui che era, che è e che viene!”» (Ap 4,8).

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Madre Elvira e la Comunità Cenacolo

Rita Agnese Petrozzi è nata a Sora, nel Frusinate, il 2 gennaio 1937. Entrata in convento a 19 anni tra le suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret, prende il nome di suor Elvira, ma nel luglio 1983 sente una seconda “chiamata”, attratta dal dolore di tanti giovani, vittime dell’eroina. Le offrono le chiavi di una villa diroccata a Saluzzo, in provincia di Cuneo, di fronte al Monviso. Con i primi quattro giovani, i “tossici”, come li indicava la gente del paese, si stabilisce nella villa e la rimettono in sesto: madre Elvira propone loro lavoro e preghiera e nel tempo i giovani “persi” che chiedono di stare con lei diventano tanti. Lì nasce e cresce il Cenacolo.

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I Miracoli Eucaristici

“Prendete e mangiatene; questo è il mio corpo”

I più importanti teli della Passione di Cristo, a partire dalla Sacra Sindone, e cinque Miracoli Eucaristici, riconosciuti dalla Chiesa hanno in comune un sorprendente filo conduttore fatto di tracce ematiche dello stesso gruppo sanguigno e analoghi residui di tessuto muscolare miocardico sul quale si riconoscono segni clinici di intenso stress e di violenza riscontrabili nelle vittime di aggressione, di incidenti stradali o nelle esecuzioni capitali.

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Dall’inquietudine alla gioia della fede

La bicicletta di Dio. In una sera d’estate, un giovane si recò da un anziano saggio: “Maestro, come posso essere sicuro che sto spendendo bene la mia vita? Come posso essere sicuro che tutto ciò che faccio è quello che Dio mi chiede di fare?”. Il saggio sorrise compiaciuto e replicò: “Una notte mi addormentai con il cuore turbato, anch’io cercavo una risposta a queste domande. Poi sognai una bicicletta a due posti, un tandem. Notai che Dio stava dietro e mi aiutava a pedalare. Avvenne che Dio mi suggerì di scambiarci i posti. Acconsentii e da quel momento la mia vita non fu più la stessa. Dio rendeva la mia vita felice. Capii che quando guidavo io, conoscevo la strada, ma era piatta, prevedibile, a tratti noiosa.. Era sempre la distanza più breve tra due punti. Ma quando cominciò a guidare Lui, conosceva bellissimi sentieri, su per le montagne, attraverso luoghi rocciosi, con grande agilità. Anche se il percorso era tortuoso e sembrava una pazzia, Lui continuava a dire: «Pedala, pedala!». Ogni tanto mi preoccupavo, diventavo ansioso e chiedevo: «Signore, ma dove mi stai portando?». Egli si limitava a sorridere. Tuttavia, cominciai a fidarmi. Presto dimenticai la mia vita abitudinaria e chiusa ed entrai nell’avventura, e quando dicevo: «Signore, ho paura…», lui si sporgeva indietro, mi toccava la mano e subito una immensa serenità si sostituiva alla paura. Mi portò da gente con doni, di cui avevo bisogno; doni di guarigione, accettazione e gioia. Mi diedero i loro doni da portare con me lungo il viaggio. Il nostro viaggio, vale a dire, di Dio e mio. E ripartimmo. Dio mi disse: «Dai via i regali, sono bagagli in più, troppo peso». Così li regalai a persone che incontrammo, e trovai che nel regalare ero io a ricevere, e il nostro fardello era comunque leggero. Dapprima non mi fidavo di lui, al comando della mia vita. Pensavo che l’avrebbe condotta al disastro. Ma lui conosceva i segreti della bicicletta, sapeva come farla inclinare per affrontare gli angoli stretti, saltare per superare luoghi pieni di rocce, volare per abbreviare passaggi paurosi. E io sto imparando a star zitto e pedalare nei luoghi più strani, e comincio a godermi il panorama e la brezza fresca sul volto con il delizioso compagno di viaggio, la mia potenza superiore. E quando sono certo di non farcela più ad andare avanti, lui si limita a sorridere e dice: «Non ti preoccupare, guido io, tu pedala!»”. E’ la voce della FEDE. Dio la conosce la mia strada, Dio sa quando operare un cambiamento, il modo per presentarmelo e cosa di nuovo innestare nel mio cuore.

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La chiesa di Santo Stefano a Bienate: le origini

Il 6 giugno 2023 è tornato alla casa del Padre don Fausto Ceriotti, sacerdote nativo di Bienate, autore del libro «Chiesa di Santo Stefano»; è mancato mentre stavo preparando per La Vela l’articolo riguardante la chiesetta di Santo Stefano, libro dal quale ho tratto le notizie. Don Fausto l’avevo conosciuto e apprezzato per la sua cultura storica quando, appositamente invitato, aveva partecipato come relatore alla presentazione del mio libro «Magnago, i luoghi della Fede». Mi è sembrato giusto e doveroso ricordarlo in questa occasione.

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